domenica 4 agosto 2013

L'Ora della Siesta



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Le dita contratte
le nocche bianche
così le mie mani
come piccoli relitti
sono abbandonate in grembo.

La penna che stringevano
scivola a terra
reclino il capo
sulla spalliera della poltrona
e m'allontano con la mente.

Raggiungo il lungomare più bello del mondo
e mi fermo a rimirare il mio Adriatico.
L'odore della salsedine m'investe
e mi fa respirare a pieni polmoni.
La sabbia d'oro brilla al sole
ed acceca col suo fulgore.

E' l'ora della siesta
intorno c'è silenzio.
Fotografo e stampo nel cuore
quel lembo di Terra
poi, lentamente m'allontano.



Marilicia  07/07/2012



3 commenti:

  1. Un dipinto intinto di tanta nostalgia...
    Stupendi versi, Marilicia!
    Ros

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  2. vorrei poter essere li con te a passeggiare e ammirare il mare....un abbraccio cara amica

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