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sabato 13 agosto 2016

Filastrocca di Ferragosto

(foto mia) 


Filastrocca vola e va 
dal bambino rimasto in città.
Chi va al mare ha vita serena
e fa i castelli con la rena, 
chi va ai monti fa le scalate 
e prende la doccia alle cascate…
E chi quattrini non ne ha?
Solo solo resta in città:
si sdraia al sole sul marciapiede, 
se non c’è un vigile che lo vede, 
e i suoi battelli sottomarini
fanno vela nei tombini. 
Quando divento Presidente
 faccio un decreto a tutta la gente;
«Ordinanza numero uno:
in città non resta nessuno; 
ordinanza che viene poi,
tutti al mare, paghiamo noi, 
inoltre le Alpi e gli Appennini
sono donati a tutti i bambini. 
Chi non rispetta il decretato
va in prigione difilato».

Gianni Rodari 

domenica 7 agosto 2016

Il Grillo Moro


 




Sono il Grillo, il Grillo Moro, 
salto e canto per lavoro.
Se nell’erba tu mi vedi:
non schiacciarmi sotto i piedi!
Sai, Pinocchio, col martello,
fece  secco un mio fratello…


Più che altro tu mi senti:
per amici e per parenti
canto gratis tutto il giorno
ed allieto il prato intorno
con sonate e con concerti.


Mai mi stanco e, state certi,
che, da grande e vero artista,
so suonare a prima vista
ogni ardita partitura
e cantare addirittura
da baritono e tenore,
continuando anche per ore.


E poi, quando vien la notte 
e la luna si è levata
canterò la serenata 
e poi, a tutti, buonanotte.


                                                              ( da "Filafilastrocca" di Fata Confetto - Fantaversi di animali )

lunedì 23 marzo 2015

Filastrocca di primavera


Filastrocca di primavera 
più lungo è il giorno,
 più dolce la sera.
 Domani forse tra l’erbetta 
spunterà la prima violetta.
 O prima viola fresca e nuova 
beato il primo che ti trova, 
il tuo profumo gli dirà, 
la primavera è giunta, è qua. 

(G.Rodari)

lunedì 5 gennaio 2015

Arriva la Befana !

Fate nanna, piccolini,
nei lettini
 bianchi e belli come panna;
 fate nanna!
 Dal castello delle fate, 
ch’ è lassù, lontan lontano 
fra le nevi immacolate,
 al camino vien, pian piano 
la Befana, ricca e buona, 
che vi dona
 cavallucci,  bamboline
 e balocchi senza fine. 
 Glieli porta l’ asinello, 
forte e bello, 
che le orecchie ha lunghe assai:
 se vi sente, o bimbi, guai! 
 Fate nanna, piccolini,
 nei lettini 
bianchi e belli come panna; 
fate nanna!
(filastrocca e gif dal web)

domenica 22 giugno 2014

Filastrocca d'Estate



Il paese delle vacanze
 sulle carte non è segnato,
 ma di tutti i paesi
 è certo il più beato.
 Ci vanno, dopo gli esami,
 scolari e studenti
 e ci trovano da svolgere
 temi facili e divertenti:
“nuotare a rana e a farfalla”,
“fare un tuffo dal trampolino”,
“piantare la tenda
 all’ombra di un pino”.
Nel paese delle vacanze,
 mettendo da parte i pensieri,
 ci va gente di ogni specie:
 operai, ragionieri,
 signori e signorine
 dell’alta società,
 (qualcuno, a dire il vero,
 tutto l’anno ci sta…)
Però conosco molti
 che non ci sono mai stati.
 Eppure, vi assicuro,
 non si tratta di bocciati.
 Laggiù non contano i voti,
 contano solo i quattrini:
 costa caro il mare azzurro
 e costa anche l’aria dei pini.

- Gianni Rodari -



giovedì 1 maggio 2014

E' ritornato maggio


Con questo roseto in sboccio, vi auguro BUON 1 MAGGIO, ricordando una simpatica filastrocca che mi cantava papà:
" Cucù... cucù... l'inverno non c'è più...è ritornato maggio al suono del cucù! cucù...cucù.."

venerdì 19 ottobre 2012

Una Filastrocca per Halloween

    Fiorello, il fantasma del Castello

Salve a tutti, son Fiorello
Il fantasma del castello.
Se incontrate mio cugino,
il Fantasma Formaggino,
state attenti a non spalmarlo:
limitarsi a salutarlo!

                                          

                                                 Me ne sto nel mio torrione,
sono arguto e pacioccone;
però loro non lo sanno,
se mi mostro faccio un danno:
se esco un po’ da casa mia
presto scappan per la via;
se mi viene uno starnuto
gridan tutti “Aiuto, aiuto!”

Io allora sto da solo
Tutto avvolto nel lenzuolo:
per fortuna lo so bene
come vincer le mie pene!
Mi consola la mia bella,
la mia dolce Fantasmella.

Lei è elegante e assai carina:
ha il lenzuolo con la trina,
ha un gran fiocco sulla testa,
se lo mette quando è festa.
Ma la sua più gran bellezza
è la  grande gentilezza.



lunedì 24 settembre 2012

La leggenda del gufo

Narra la leggenda popolare che Dio creò il mondo con tutti gli animali, ma che poi, riguardando il gufo, un pò si pentì di averlo fatto così strano, con gli occhi così grandi ed abitudini insolite. Allora gli volle fare un grande dono: sarebbe diventato l'animale della buona sorte, quello che avrebbe sempre portato con sè i buoni auspici per migliorare la vita di coloro che se lo sarebbero tenuto vicino, senza averne paura. 
Così si racconta anche in un'antica filastrocca popolare del XVIII secolo:

Gufo, gufo della notte scura,
che porti via fame e paura.
Veglia di notte su tutte  le genti,
vecchi, bimbi ed anche su gli armenti.
Con il tuo canto che può far paura,
tieni lontano la iettatura.
Fate, gnomi e fastidiosi folletti,
non potranno più farci dispetti.
Se la buona sorte volete avere
sempre con voi lo dovete tenere.

ecco perchè la presenza di uno o più gufi in casa, recherà ottimi auspici di buona salute e buona fortuna.

venerdì 21 settembre 2012

La civetta Coccomio

Una civetta della Bottega Michelangeli di Orvieto
 Nel blog di Fiore, sempre ricco di sorprese, ho trovato, tra le proposte per il fine settimana, il Festival dei Gufi e subito mi è ritornata in mente  la filastrocca dedicata alla civetta, questo piccolo rapace notturno, spesso fatto segno di scongiuri e tacciato di malaugurio, ma molto simpatico ai  bambini, che, per fortuna, non hanno i pregiudizi dei grandi.


 
 La canzone della civetta

Coccomio, coccomio
questo bosco è tutto mio!
Coccomio, coccomio
    questo bosco è tutto mio!

Ecco qua son la civetta
 nella notte volo in fretta
 sto sull’albero a cantare
per potervi spaventare.
                                   
 Se mi ascolti, se mi senti
per la fifa batti i denti
ma io sono un animale
      che non può farti del male.
                               
Occhi gialli e testa tonda
 nella notte buia e fonda
           dò la caccia al topo e al ragno
 se li trovo me li magno!
                         
Coccomio, coccomio
    questo bosco è tutto mio!


lunedì 20 agosto 2012

Al mare

Ciao a tutti, eccomi al mio primo post  su queste pagine : è pur sempre un debutto e c'è un po' di emozione.
Lo dedico agli autori e ai lettori di Alter Ego ed a Fiore, che mi ha invitato con tanta gentilezza e simpatia.
Ho scelto questa  filastrocca marinara per svariate ragioni.
E' in sintonia con questa  caldissima estate, da Carontre, Ulisse, Minosse & C.,  fino a Lucifero che ci arrostisce in questi giorni.
Ha quel tanto di vacanziero per chi va, o torna o non va in vacanza ( come noi che stiamo rifacendo il tetto N.d A.).
Ci riporta al mondo dell'infanzia che per tanti anni è stato il mio mondo professionale e non solo.
Infine è stata proprio la filastrocca che ho dedicato  al sesto compleanno del blog "Casalinga per caso" che ha fatto scoccare la scintilla che ha portato a questa collaborazione.
Allora godiamoci la brezza di mezzogiorno sul bagnasciuga, cullati dallo sciabordio delle onde e dai versi  di una piccola filastrocca  balneare.

Al mare


“Or mi presento, sono il secchiello,
con la paletta e con il rastrello
se in riva al mare tu vuoi giocare
non mi dovrai dimenticare.

Di sabbia o d’acqua son sempre pieno,
di me, lo sai, non puoi farne a meno;
sul bagnasciuga puoi fare un castello,
con le conchiglie sarà più bello.”

“Io son la papera del salvagente
guardo in avanti, ma non vedo niente;
sfido le onde e i cavalloni,
con me a stare a galla son tutti buoni!”

  “Gonfio e rotondo sono il pallone
e dei bagnanti son l’ossessione!
Ogni mio spicchio ha diverso colore…
E se poi rotolo presso un signore
lui avrà la scusa per fare un tiro,
poi, sorridendo, si guarda in giro.”
  
  “Son la formina a forma di stella
e senza dubbio son la più bella!
Sto sempre insieme a un pesce e a un fiore:
siamo di plastica, di un bel colore.”

Intanto l’onda che va e che viene
 ci canta: “A tutti vacanze serene!”

giovedì 22 marzo 2012

Filastrocca di primavera

Filastrocca di primavera
 più lungo è il giorno, 
più dolce la sera. 
Domani forse tra l’erbetta 
spunterà la prima violetta. 
O prima viola fresca e nuova
 beato il primo che ti trova,
 il tuo profumo gli dirà, 
la primavera è giunta, è qua.
 Gli altri signori non lo sanno
 E ancora in inverno si crederanno:
 magari persone di riguardo,
 ma il loro calendario va in ritardo.

(G. Rodari)

domenica 29 gennaio 2012

L'ultimo merlo

 



C'era una volta un paese di là dal mare

dove si sentiva

un merlo cantare.

Non è favola, è verità:

 

il merlo era vero, cantava davvero,

fischiava e zufolava il giorno intero,

allegro e giocondo.

........

 

Gianni Rodari


 

mercoledì 16 marzo 2011

Tricolore



...e la bandiera
dai tre colori
è sempre stata
la più bella
noi vogliamo
sempre quella
noi vogliam la libertà !


(canzoncina che imparai da bambina)

mercoledì 14 luglio 2010

dal mio giardino per voi

farfalla e margheritaVisto che siamo in tema di fiori e farfalle, proseguo anche io  con questa foto scattata nel mio giardino...mi è venuta in mente una filastrocca-canzoncina imparata a scuola:

Farfalla che fai
perchè te ne vai
sbattendo
le alette
lontan poi vicin
qualè il tuo cammin?

mercoledì 11 marzo 2009

Gli odori dei mestieri


Io so gli odori dei mestieri:
di noce moscata sanno i droghieri,
sa dolio la tuta delloperaio, 
di farina il fornaio,
sanno di terra i contadini,
di vernice gli imbianchini,
sul camice bianco del dottore
di medicine cè un buon odore.
I fannulloni, strano però 
non sanno di nulla e puzzano un po
                                                Gianni Rodari

martedì 24 febbraio 2009

Filastrocca di Carnevale

6lvyoawe                                            Foto tratta dal Web.                                   



Carnevale vecchio e pazzo
si è venduto il materasso
per comprare pane e vino
tarallucci e cotechino.

E mangiando a crepapelle
la montagna di frittelle
gli è cresciuto un gran pancione
che somiglia ad un pallone.

Beve beve e allimprovviso
gli diventa rosso il viso
poi gli scoppia anche la pancia
mentre ancora mangia e mangia....

Così muore il Carnevale
e gli fanno il funerale
dalla polvere era nato
ed in polvere è tornato

( G. DAnnunzio)