martedì 5 febbraio 2008

La maschera



Togliamoci la maschera

che ogni mattina  nasconde
il nostro vero volto...
togliamoci la maschera
che da troppo tempo
ci opprime
rendendoci personaggi fasulli
in questa rappresentazione teatrale
che è la vita stessa...
Togliamoci la maschera
non abbiamo più paura di svelare
il nostro vero io :
solo così uscirà  lanima,
la vera essenza dellessere...
troppo a lungo celata.
Solo così nuova luce ci avvolgerà,
ci sentiremo finalmente liberi
da quellopprimente fardello...
liberi di andare verso nuova vita!
 

sabato 5 gennaio 2008

Duemilaotto

Capodanno






D
unque

Un nuovo anno
Emerge
Motivato e
Intenzionato a
Lasciare agli
Altri anni passati
Ogni responsabilità di
Tanti obbiettivi
Trascurati
Ordunque...benvenuto DUEMILAOTTO !

(foto e testo di mia esclusiva proprietà)

martedì 1 gennaio 2008

Per rispettò


Sapete sono stato in cantina
Sii incomincio dalla cantina
Ormai abbandonata
Ma  sento, mio padre è li
Con i sorrisi dei miei.
Io la rimetterò  a posto
Oggi, ho ripulito  la brace
Domani la botte
Dopodomani
Stapperò una bottiglia
Trovata in una dispensa
E, e brinderò   a tutti gli avi
che  hanno scorso queste pietre
tra mani  e memorie.
Brinderò a voi che leggete una mia rima
E, e se volete siete miei ospiti
In qualsiasi momento che volete
Qui alla cantina del conte
More destate rose dinverno
Tra vini e poesia.
Tanto, un  tempo era sempre
Capodanno
E sarà  medesimo se voi
Mi darete un bacio.
Vi aspetto
Con il mio calice
Innalzato al cielo
E , e  con gli occhi bassi
Per rispettò
Di un tempo che fu memoria
Memoria che è presente

(foto di Fioredicollina a omaggio della bella isola dellautore della poesia Viiv)

Per rispettò






Sapete sono stato in cantina
Sii incomincio dalla cantina
Ormai abbandonata
Ma  sento, mio padre è li
Con i sorrisi dei miei.
Io la rimetterò  a posto
Oggi, ho ripulito  la brace
Domani la botte
Dopodomani
Stapperò una bottiglia
Trovata in una dispensa
E, e brinderò   a tutti gli avi
che  hanno scorso queste pietre
tra mani  e memorie.
Brinderò a voi che leggete una mia rima
E, e se volete siete miei ospiti
In qualsiasi momento che volete
Qui alla cantina del conte
More destate rose dinverno
Tra vini e poesia.
Tanto, un  tempo era sempre
Capodanno
E sarà  medesimo se voi
Mi darete un bacio.
Vi aspetto
Con il mio calice
Innalzato al cielo
E , e  con gli occhi bassi
Per rispettò
Di un tempo che fu memoria
Memoria che è presente

(foto di Fioredicollina a omaggio della bella isola dellautore della poesia Viiv)

giovedì 20 dicembre 2007

Natale solidale

Non so cosè questa sottile malinconia
che mi prende e porta via
lontano da questo luogo
lontana da questi affanni
e mi riporta in quegli anni
dovera bello aspettare il Natale
tutti insieme gioiosamente
giorni spensierati dove niente
poteva turbarci ed i sogni rubarci...
La nascita di Gesù è il vero senso
di questo Natale
così commerciale,
ve ne siete scordati?
Vorrei gridarlo a tutti voi indaffarati:
cè almeno un Pensiero rivolto a Lui?
Lui è nato in una capanna...riscaldato
da un bue e da un asinello...
Ma vi sfiora il cervello o siete sordi anche a quello?
A mezzanotte brinderò per te Bimbo piccolo
dimenticato, calpestato, deriso, affamato....
Bimbo che ritrovo oggi più che mai in uno di loro...
aiutiamolo ed avremo la vera gioia del Natale.
Gesù è in ognuno di loro...



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domenica 16 dicembre 2007

Non Chiamatemi per il Natale

P1010063Ogni anno a natale fa freddo

Io odio il freddo

Per questo non mi invitate a feste

e festini, voglio starmene qui solo

soprattutto perché non è la festa di Gesu.

Proprio lui mi disse… quante luci in queste case!

Nessuno si vergogna?

Io giunsi  per dare animo a chi non tiene,

Voi rubate una stella ogni istante

E  negate che siete complici della morte

Di migliaia di fiori.

Io non voglio festeggiare, il minimo che posso fare.

Sono il poeta fratello  di Gesu

E starò con lui tra una spiga di grano

E una rosa di incanto

Non brinderemo non diamo auguri

Ma se volete giungeremo in ogni casa

Per darvi amore  amore amore.

Però non chiamateci per problemi banali

Perché di incanto non possiamo venire

Gesu non può venire

Anzi lui già è….. tra quei popoli di carta straccia

Nei miseri occhi

Nei vecchi abbandonati

Nelle mamme sole

In posti senza sole

E dove c’è un drogato,

Gesu è li mentre lo festeggiate

Per carità non chiamatemi.

 

(bellissima poesia di Viiv, che ringrazio. Altre belle poesie nel suo blog Avion)

Foto di mia proprietà:vietata la riproduzione

lunedì 22 ottobre 2007