Rifugio arrendevole
è il fievole ricordo
che riaffiora,
tracciando un solco
sulla sofferta ombra...
Una remota ruga
tremola
con seducenti orme,
intinte
di effimeri bagliori...
Rifugio arrendevole
è il fievole ricordo
che riaffiora,
tracciando un solco
sulla sofferta ombra...
Una remota ruga
tremola
con seducenti orme,
intinte
di effimeri bagliori...
… ti dirò di me della mia anima sincera
ad un amore che mi vuole e non mi trova ,
ti parlerò con parole nuove a gesti e sorrisi
a pelle già sento il tuo profumo …
… e ti dirò di quel giorno che t’incontrai tra le righe di poesia
forse è solo simbiosi che si perde nella via?
il tuo abbraccio mi fa vivere e sognare
se fossi vera ti solleverei in cima al sole …
… oh se fosse vero davvero lo farei !
l’innamorato folle che vola verso il mare ,
un re senza corona e senza storia
per una vera donna io la vorrei amare …
… e lascerò petali di rose dove tu cammini
e sarò fantasma che ti veglia quando dormi,
verrò a coprirti di fogliame fresco
e scalderò il tuo corpo unendomi al tuo nudo …
… ed io affogo solitudini le inutili fantasie !
le ambite favole l’incertezze d’una vita,
tutto di te mi inebria sei l’aurora che abbaglia
sento la tua voce mi fai godere e mi trastulli …
…. mi dirai di te delle tue calde cosce
che fumano voglia e a avvampano desideri ,
della affascinante femmina la quale sei
sai d’esserlo e mi fai morire …
… e dalle languide pose che ai glutei regali
mordi le bramose labbra e il viso mio beffardi ,
e dal pungente spillo il sangue non ha fori
penetri nell’anima mia e mi sciogli come burro …
… ti parlerò e saprai ogni cosa
ti dirò che il mio tempo è per te maturo ,
è di desiderio la bellezza uccide
nel mio corpo troverai la mia fame …
Poetanarratore.
… ti dirò di me della mia anima sincera
ad un amore che mi vuole e non mi trova ,
ti parlerò con parole nuove a gesti e sorrisi
a pelle già sento il tuo profumo …
… e ti dirò di quel giorno che t’incontrai tra le righe di poesia
forse è solo simbiosi che si perde nella via?
il tuo abbraccio mi fa vivere e sognare
se fossi vera ti solleverei in cima al sole …
… oh se fosse vero davvero lo farei !
l’innamorato folle che vola verso il mare ,
un re senza corona e senza storia
per una vera donna io la vorrei amare …
… e lascerò petali di rose dove tu cammini
e sarò fantasma che ti veglia quando dormi,
verrò a coprirti di fogliame fresco
e scalderò il tuo corpo unendomi al tuo nudo …
… ed io affogo solitudini le inutili fantasie !
le ambite favole l’incertezze d’una vita,
tutto di te mi inebria sei l’aurora che abbaglia
sento la tua voce mi fai godere e mi trastulli …
…. mi dirai di te delle tue calde cosce
che fumano voglia e a avvampano desideri ,
della affascinante femmina la quale sei
sai d’esserlo e mi fai morire …
… e dalle languide pose che ai glutei regali
mordi le bramose labbra e il viso mio beffardi ,
e dal pungente spillo il sangue non ha fori
penetri nell’anima mia e mi sciogli come burro …
… ti parlerò e saprai ogni cosa
ti dirò che il mio tempo è per te maturo ,
è di desiderio la bellezza uccide
nel mio corpo troverai la mia fame …
Poetanarratore.
G emi
E sternando
N uove
N evicate
A ssolutamente
I nvitanti e
O vvie
Candido manto,
ricopri di tenerezza l
ammanti d
il mondo...
Avvolgi, soffice,
il logoro tempo,
esternando, incalzante,
un madreperlato tetto...
Attimi nascosti
e inesplorati
emergono,
affacciandosi
all
Inutile frammento
spinto al di là del provvisorio
e giace come se nulla
avesse intinto la sua meta...
… bastava che fosse amore una ragione per amare
nelle nude tue parole il senso d’esser viva ,
le vestivi con fiocchi di lana di primavera
di un alone misterioso e di tante perle nere …
… bastava che mi dicessi t’amo!
senza metterti su di un trono a dettare filosofia :
la disciplina che si pone le domande e tante son le storie
si chiacchiera vaniloqui e si perde poi il filo …
… improbabili i rancori in forme oblique sfuma
di un rapporto umano dove nasce una chimera ,
un’intesa di simbiotica presenza
è l’espressione di un sentimento e ci si pone una domanda ? …
… bastava che fossi tu a dirmi vieni amore mio
io sarei corso a piedi scalzi sulla neve ,
lì t’avrei spogliata tutta nuda e stropicciata di piacere
e quello che tu vuoi ,lo sai ! fai la finta tonta e te ne vai …
… bastava che fosse amore ,quello vero !
quello che fa vibrare l’anima e tremare il sangue nelle vene,
ma tu ti sei persa nello stagno a dormire sogni vagabondi
a credere a un bello , a un fringuello che non ti ha fischiata …
… la sordità a volte fa cilecca è sorella della testardaggine
intriga e sbriga e il pesce poi si asciuga ,
emana il puzzo nauseante dopo qualche giorno che non soddisfa
sceglierne un’altro è il modo giusto e il mondo è pieno di piccioni …
… bastava tutto! anche un solo fiore ,un bacio una carezza
una bella mia poesia ,una chitarra per cantarti una canzone
un cielo azzurro con te lungo il mare ,
a passeggiare liberi nel sole e non pensare che si può anche soffrire …
… forse bastava che mi chinassi al tuo volere
a guinzaglio come un cane e fumare la sigaretta fuori nel giardino,
portarti a letto la colazione e inchinarmi come un maggiordomo
bastavano solo poche cose ,una di queste :
con te a letto a far l’amore …
Poetanarratore.
Vivere
Insieme
Tanti
Amori
*********
Spande
Ovunque
Luminosa
Energia
Da un verso di Alda Merini:
"O primavera nuda
coperta di soli fior..."
Tra le mani stringerne
uno
che profumi d
e in un gioco
di colori e luci
riassaporar
di tenerezza e aroma
un
Intorno un volo
di libellule e farfalle
in un inerme girotondo...
L’odore dell’intimità .
… odori impalpabili si mescolano nell’aria
suscitano rumori in iconiche narici ,
spezie d’ogni fragranza evaporano dal sole
dalla terra al mare la natura la carne si matura …
… sono odori d’intimità che il desiderio accresce
stuzzica l’orgasmo del primordiale essere ,
odori e sapori si mescolano tra le piante d’una vigna
in frutti di stagione e tra i prati il muschio si fa verde …
… è la salsedine epidermica che si appiccica alla pelle
-Tu amata mi seduci -
e da un bacio nasce un figlio
e la sorgente riverbera i tuoi suoni …
… sei il seme che si diffonde e l’universo ti circonda
di sangue nasci e ti fa eterna,
odori che penetrano nell’anima ovunque tu mi sfiori
mi fai morire ,risuscitare per la bellezza ,una madonna ! …
… e come l’acqua si depura al fiume
il corpo filtra l’umana creatura ,
sono sentori vivi che fanno male odore
è l’impuro sangue del ovulatorio ciclo …
… odori d’intimità divampano eccitazioni
e sotto le lenzuola con te a far l’amore,
è l’urlo degli ormoni che chiama desiderio
- Eccitano il clitorideo -
chiama l’amplesso il bello del divino …
… e con te femmina è sempre sinfonia nei cieli,
- ovunque paradiso!
e sui glutei il piacere prude
feromoni deliziano l‘olfatto …
… amare volare sentire !fra gli umani sfama
sei tu donna la ragione dei profumi
una orchidea rara che sboccia quando è sera …
Poetanarratore.
Da un verso di Alda Merini:
"Ah se almeno potessi,
suscitare l
Assopirei i miei sensi e
mi annoderei in un abbandono e,
con acerbo accento,
senza poter chiedere nulla all’assenza,
in un anelito amputato di avversi applausi,
mi inchinerei sul palco della vita…
Assopirei i miei sensi
in un dolore acuto e acuminato
e
tingerei di giallo i miei respiri,
confondendoli con granuli
di affusolate angosce…
Foto presa dal web
A te m
quando gli avanzi
del dì appena andato,
cedono i barbagli
dalle calde sfumature...
Allora tutto
m
quietato
da un senso
di dolce attesa
e, il grigio andar,
un lontano turbamento...
Quando l
mi giunge al cuore,
rimirando i miei ricordi,
solo allora mi rigiro
e, rarefatta,
la serenità m
… si diceva un tempo che la notte è fatta per amare
ad oggi è difficile perfino far sognare,
ci sono figli della notte che ovunque passeggiano per strada
si bevono l’anima e sniffano perduti
a volte si incontrano fuori a d’un bar tutti impauriti …
… creano paure ad una madre sola
che dietro la finestra t’ha lasciato il cuore,
figli dei figli dei fiori ora genitori
e i padri a loro raccontano il bello dell’amore,
sono creature strane che cercano la notte
e le tenebre li copre con mantelli asciutti e maschere sui volti
alla luce dell’alba si lavano la faccia ….
… sono i figli della notte ,i nostri figli !
e nelle mani e tra le tasche non ci sono spicci,
è come un pozzo di san patrizio che non si colma mai
i denari si sciupano e come l’acqua vanno in fondo al mare
in portafogli sporchi vanno poi a finire …
… figli che restano offesi e donne violentate
da primitivi esseri che da lontano son venuti,
il mercato della carne fa i suoi loschi sfoghi
lo schifo abbonda tra le povere puttane
la merce avariata di una inutile scopata …
… e come licantropi brancolano nel buio
la notte degli amati si fonde in passioni ,
e c’è qualcuno che si vuole innamorare
e la sua anima balla tutta sala
salta e si perde in mezzo ad una sala e affoga malinconie …
… figli della notte che non hanno colpe
il vizio e la lussuria li han corrotti ,
gli scaltri un consumismo han prodotto
e chi non centra resta coinvolto
a volte per una dose si muore davanti ad uno specchio …
… figli che a notte fonda che come me scrivono poesia
forse è una inutile mania?ma dai mi diverto!
La prendo per buona e vado a letto … dove?
vado e aspetto mio figlio che torna dal giretto
brindo e sospiro anche stasera in allegria …
Poetanarratore.
B entornata
E emozionante
F estività
A nnunci
N innoli
A llietando
Tuffarmi vorrei
nella triste stagione
della vita
e nuotar tra genuine onde...
Tendere vorrei
le mani
e librarmi in volo
tra quell
e tremante cader
tra fiocchi d
Chiuder vorrei
gli occhi
e riudir gli echi
della mia infanzia
e rivedermi bere
alla sorgente della vita
con le mani aperte...
Per te, Fiore, e gli amici di Alter Ego...
...il musetto del mio adorato Artù...
.… e arrivasti tu .
… e arrivasti tu ed io non ti vidi
fiore che ho perso nel giardino delle rose,
dove i solchi dell’anima annaffiano e scorrono veloci
e la sola donna aspetta il magico momento
in me è una vita che ti sogno …
… ma dove ! dove sei ?
ho smesso di sognare e non ho più voce per gridare,
mi sono fatto deluso dell’amore
e ho perso la pazienza di aspettare …
… e arrivasti tu ed io c’ero
occhi si chiudevano dietro usci ciechi e in vicoli smarrivo,
e al primo tuo cenno io ti beffeggiavo
non capivo! il tesoro che tu eri ,
ora lacrime di coccodrillo mi lasciano da solo …
… ma tu eri una farfalla e volavi!solo in primavera tra il polline e il mare ,
e la sera ascoltavi i grilli e cantavi la mia poesia io la tua!
il cuore festeggiava dentro una canzone ,
le mani perdevano il senno e ubriache tra la carne la scioglieva …
… … oh com’eri bella ! Anche una stella ti era sua gemella
il sole e la luce il tuo spirito a me conduce,
riverbera la pace ed è l’empatia che a te mi avvicina
sente la tua fragranza anche se non ci sei …
… e arrivasti tu e il mondo poi si cambiò ;
anche le cicale smisero di cantare estraniate dal dolore,
non cantano più sotto la calura mentre la fronte cola
e le lucciole di notte si nascondono dietro rami …
…. ho paura di essere rifiutato e mi nascondo in parole vuote
forse questo grido fa il giro per il mondo?
farà le sue fermate nell’universo e su di un colle troverà quiete
nel paese di latte e miele e di zucchero filato …
… esci fantasma … esci da me e fatti carne ,
sangue da scaldare e vino da inebriare ,
fatti materia e entra nel mio cuore e spumeggia le belle fantasie
le dolci aurore che tu donna solo tu puoi dare …
… arrivasti tu ed io non c’ero ,ero solo sprovveduto ,non capivo !
non ho saputo cogliere il dovuto e mi son reciso,
nella mente del passato tutto ho archiviato
vieni amore poi potrò morire …
Poetanarratore .
Occhieggia la luna all
è lì che brilla e sembra sorrida,
illumina il percorso all
e l
Tutto ciò che finisce mette tristezza
ed è questa la costante della vita,
forse è la ragione della mia malinconia
lo sfrondare delle cose lungo la via.
Non vorrei mai perdere nessuno
chi mi lascia impoverisce la mia vita,
i miei affetti vorrei averli sempre accanto
il pensiero di perderli mi sgomenta.
La fedeltà mia, ormai desueta,
non sempre viene apprezzata,
anzi a volte crea pregiudizi
in chi non ne capisce la valenza.
Guardo la luna che occhieggia all
cede il passo ad una nuvoletta e poi sorride,
io la prego di mandarmi giù un raggio
lei mi vede sola e...non se ne cura!
(scritto da Marilicia il 31/12/2009)
Arrivi,
abbagliando abbondanti acrobazie,
additando apposta ad alcuni affanni.
Abile adescatore,
affiderai, ancora adolescente,
afrodisiaci auspici
ad avide autrici,
appena avrai allocato
ampi addii...
Amico alquanto apprensivo,
avrai, alfine, armoniosamente
abbellito amari altari,
allorquando assicurerai
ambigue avversità.
ad autonome azioni.
B alzi
U urlando in
O rbita arrecando
N ovità
A llegro
N ovizio
N ascondi
O scillanti tregue