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martedì 26 settembre 2017

Due concorsi letterari/figurativi

Carissimi lettori e co-autori del blog, l'amica blogger/pittrice Paola Gentile invita chi volesse ad iscriversi a due concorsi letterari: uno si chiama " Caffè Sospeso" e l'altro, assolutamente gratuito, è per i giovanissimi e si chiama "Street Art (Young)".
Tutte le informazioni ai link sotto i rispettivi banner!


https://www.concorsiletterari.net/bandi/progetto-letterario-figurativo-street-art/

venerdì 19 dicembre 2014

Concorso "Caffè delle Arti"

Amici e lettori di questo blog, se siete interessati qui c'è un concorso che fa per voi scrittori, poeti, pittori, fotografi, video-maker !!! 
Su richiesta dell'amica Paola Gentile, bravissima pittrice, posto qui il link e la locandina (cliccare sulla imm x ingrandirla), partecipate numerosi e diffondete! Grazie.


domenica 5 febbraio 2012

Lettera d'amore


Lettera d’amore


 


Come uno sciocco sono qui a pensarti


a scrivere per te ancora,


ti scrivo in versi per non dimenticarti .


 


Grazie a te ho imparato ad amare


a perdonare la cattiveria


ad ascoltare ogni silenzio


che vale le mille parole.


 


Ti scrivo questa lettera d’amore


in poesia te la leggo impaurito


alla mia maniera come se fossi già poeta.


 


Mi è stato detto


di guardare oltre e dimenticarti


se così fosse sarei senza cuore,


senza un’anima da fondere alla tua.


 


Sarei come il freddo gelo


che ogni cosa oscura


sarei l’egoista


che tutto prende e nulla dona ,


l’ambiguo essere che a se stesso pensa.


 


Si dice che le persone


transitano nella nostra vita non per caso


che qualche volta se ne vanno tristi e deluse


senza voltarsi indietro rinnegano il passato.


 


Si dice che qualche volta qualcuno muore


nel sperare un ritorno di una amata ,


una combinazione viscerale,


per ragioni insignificanti tutto sfuma.


 


Sarà pur vero tutto questo?


ti ho creduto!


Ho dato e avuto da te l’infinito


io scettico sognatore


a te non voglio rinunciare.


 


Non voglio cancellare un amore vero


che esiste tra di noi


a perderti nei meandri dei ricordi


nei sogni che si sono realizzati


e vissuti assieme.


 


È una semplice lettera d’amore


il mio pensiero parla ,


è la mia voce triste che ti chiama.


 


Poetanarratore


domenica 29 gennaio 2012

comunicazione importante

Cari amici sto riaprendo le porte al nostro 'vecchio blog' ma con la chiusura imminente di splinder non so esattamente cosa succederà per foto ed immagini,con questa nuova piattaforma non ho confidenza  e come potete vedere non accettando la firma autore dei diversi post ho inserito dove ho potuto in tag il vs. nome perchè importando erano tutti a mio nome...se volete potete cmq cercare di sistemare al meglio i vostri post o dove ho tralasciato qualcosa modificare, per favore non aggiungete nuove categorie che già ve ne sono anche troppe!

Mi spiace per le foto di Jesino ma avendo lui stesso cancellato il suo blog sono tutte sparite anche qua! Ho dovuto, a malincuore per alleggerire il blog, cancellare membri che da tempo non postavano e/o commentavano, naturalmente il blog è aperto poi per chi vorrà proporsi quale membro autore, ora lo sto ancora tenendo privato in attesa di vedere al dopo splinder se bisognerà modificare.

Abbiate pazienza e se avete qualche suggerimento per aiutarmi è ben accetto. Grazie.

lunedì 18 luglio 2011

Er pallottoliere

 

Matematica 1

Er monno è sbarattato(cambiato)! Da quanno hanno inventato la credènza (credito)! Co’ l’arrivo de le farfalle(cambiali), l’assegni e le carte de credito ce semo arovinati tuttiquanti!
Mi padre, pace a la su’ anima, me diceva: “Fija mia, su sto pianéta semo diventati tuttiquanti milòrdi! Se spènne e se spanne listesso c’hai li mijardi. Indòve te riggiri vedi svolazza’ le farfalle, eppoi metteva la paga sur commò e je diceva a mi madre:
-Orghe’ ecchete er mese, prima paga la piggione, poi la bolletta de la luce e der gas, eppoi co’ er resto fattelo basta’!”
‘Gni mese s’ arioca’ la medéma sòrfa
Quanno a casa Bassi è arrivata la commaraccia, mi padre nun c’aveva ‘n buffo, nun c’aveva la machina, nun c’aveva er telefono e neppuro ‘n conto a la banca, ma er mi babbo è morto da Omo onesto!
Eppure a noiantri quattro fiji nun c’è mancato gnente, le vacanze co’ le colonie der Poligrafico e a casa de mì’ nonna Betta, lo sporte, a scòla e ce vestivamo puro bene, mi madre ce ricamava puro li zinali, magari pe’ risparmia’ se arinnacciavano li pedalini e se rippezzàvano li carzoni. Rega’ mo li carzoni te li venneno sgarràti e so’ puro cari arrabbiati, ma sta moda e solo pe’ li cojoni, purtroppo la cazzacciàggine umana e granne.
Mo le nove generazzioni spenneno ‘n accèsso e se ride e daje a fa’ lo shoppinghe drénto le botteghe! Eppoi tuttiquanti li nodi arrivàno ar pettine e se piagne. E pe’ li buffi te dolé la panza. E quanno meno te l’aspetti te sei arovinato la vita.
Quanno annavo a scòla er maestro me diceva che la mattamàtica sta’ a la base de la vita, nun capivo er significàto, ma sta frase m’ ha sempre ronzato ne la capoccia e se pe’ mo me so’ sarvata, lo devo a la scòla de mi padre e a la sòra Mattamàtica.
Ve conzijo se nun ve piace conta’ quanno ve pija la smania de comprà e pe’ fa’ li conti nun ve regolate, compràteve er ‘n pallottoliere. Sinno’ seguimo a ròta la bancarotta de l’americani, e ce ritrovano tuttiquanti su li scalini de la chiesa a chiede’ la limòsina.

franca bassi

    giovedì 30 giugno 2011

    Alter Ego...

     


    Celati sogni
    dietro una siepe
    il mio “Io”
    maschera…
    Nell’immenso vuoto
    vagano...
    Sepolte magie
    che narrano
    di chimere erranti,
    consacrate nel tempio delle ore...
    Il tempo illanguidisce
    la speme che pian piano
    scolora... 
     

    lunedì 20 giugno 2011

    tentativo

    decollo3Oggi ho tentato di fare decollare uno dei miei aquiloni. Tentativo non riuscito. Il vento motore necessario per farlo volare mi è stato nemico. Il mio aquilone si è riposato.Un caro saluto a tutti gli amici del blog.

    sabato 4 giugno 2011

    Er gabbiano de frontiera



    appuntamento


    Immaggine de la sora franca:"Gabbiano de frontiera"



     




    Ciao Gabbià,  oggi er gabbiano Menestrello, m'ha portato pe' te 'na canzone. Era pe' er tu comprianno, dimanna scusa pe' er ritardo. E' partito dar marozzo de la  Pùja e c'ha messo 'n po' de tempo;)
      
     



    GABBIANO DI FRONTIERA



     



    e semo a maggio e tutti li gabbiani so’ spariti
    dar fiume sono annati tutti ar mare
    io me faccio ajuta’ da uno co’ le penne nove
    che già so’ troppo stanca pe’ volare 



    e quanno poi lo trovo io me faccio na volata
    dar fiume sotto casa fino a Ostia
    gabbia’, lo sai che a me piacerebbe fa’ na festa
    co’ gabbiani e gabbianelle
    pe’ scorda sti tempi duri 



    all’arba nun è facile trova’ chi m’accompagna
    mo che so’ vecchia e volo adacio adacio
    gabbiani giovinotti te li vedi a Ponte Mollo
    che fanno li paìni drento ar fiume 



    ma tu svolazzi’ ‘n’celo ‘nzième ar Ponentino
    gabbia’, te prego restame vicino
    lo so che mo te devi propio accontenta’
    de sta gabbianella cucca e stracca
    de sto bonaugùrio de vita 



    nun te ferma gabbia’ tu fallo pe’ noiantri
    riccontaci speranze e sofferenze
    me riccomanno seguita a vola’ ner cielo arto
    sei un gabbiano di frontiera
    de sta pora tera nostra 



    (Testo di Franca Bassi / musica di Fabio Pignatelli) 





    lunedì 23 maggio 2011

    A livella


    img045

    Immagine di franca:"Su le nuvole del Gran Sasso"
     

    "Non chiamiamole morti bianche"
    Ma che morti bianche, sono morti e basta! Adesso ai figli di Bruno e ai suoi chi ci pensa? Morire di domenica che per il Signore giorno di riposo, significa grande difficoltà per andare avanti. Viviamo in un periodo che crescere dei figli decorosamente è diventato un lusso. Portare sulle spalle il peso di una  famiglia e i gravosi impegni fiscali è una grande impresa. Bisogna rimboccarsi le maniche e tenerle sempre rimboccate.
    Per un capo famiglia, c'è poco spazio e tempo per abbracciare i suoi cari, adesso Bruno non ne l'ha più!
    Caro Bruno, hai dovuto lavorare anche di notte, i giorni di festa, accettare anche doppi turni e compromessi economici, tutto questo lo hai fatto volentieri perché sei stato un padre un marito.  Bruno non è giusto, solo per essere un genitore hai dovuto pagare una bolletta altissima, hai pagato con la tua vita. Questa è una grande grande vergogna.
    Caro Bruno il tuo  nome antico, indicava che eri una persona  decisa e determinata verso i tuoi obiettivi, eri dotato di grande autostima. Eri anche un sognatore. Ma tutto questo non ti ha risparmiato di lasciare la tua famiglia, la tua terra così presto.

    Bruno

    Sei nato in una terra di
    lavoratori e di migranti.
    Il tuo nome dal significato
    scuro, nero lucente.
    Il destino è strano...
    sei caduto in un buco nero.
    La tua terra ti ha dato i natali
    un popolo fiero che alza la testa
    anche quando è stanco.
    Sei nato all'ombra del Gigante
    dove le aquile fanno il nido.
    Quando i tuoi figli ti cercheranno.
    Proteggili  dall'alto del monte
    Torna per loro a volare
    fuori del nido.

    franca bassi
     

      

    Augusta- Dopo 'n esplosione Sta matina alle sette 'n antro operaio è morto e uno ferito.Quanno se vive ce serve 'n po' de giustizzia inzomma 'na livella! Senno quanno semo iti a fa' la tera pe' li ceci. Che ce serve 'a livella?
    http://www.youtube.com/watch?v=AZ8mrzSKzQs

    mercoledì 18 maggio 2011

    Bambini lontani

    Bambini lontani 

    Immagine di franca bassi: "Bambini lontani"
      

    Er volo novo der Gabbiano de frontiera

    Gabbia'! Mo che sei nato 'n' 'ntra vòrta puro tu,
    mo c' hai da principia' 'na vita nova.
    Nun te scorda' de quelo ch' hai veduto
    prima su sta tera bella,
    abbagnata co' er sangue de l'innocenti.
    Ce so' li giovinotti, queli che li chiamano Eroi
    ch'aspettono la tu penna.
    Puro Giando dar dicissètte de settembre der 2009
     c'aspetta inzieme a l'amichi sui.
    So'giù pe' la valle de Lubriano accosto a Civita
    quanno le ginestre so' 'n fiore guardeno

    er tramonto der zole dereto a li calanchi.
    Eppoi ce so le crature de l'Africa
    che so' anni dopo anni ch'aspettano
    la giustizzia pe' la libbertà!
    Vonno 'n po' d' acqua 'n tozzo de pane
    e 'na penna pe' scrive a scòla.
    Gabbia' t'aricordi l'occhi de li regazzini de kabul?
    La sera prima de dormi' li vedo ancora,
    me so rimasti stampati dentro er còre.
    Lo sai m' hanno detto, che vonno fa vola'
    ancora pe' 'na vòrta l'aquiloni prima de mori!
    E li sorrisi de li pori fiji drénto le favelas?
    Quer pòro Gesucristo sopra er monte
    così grosso sai quanti bocconi amari je tocca manna' ggiù!
    Avoja spalanca' le braccia p' 'bbraccicali tuttiquanti!
    Inzomma Gabbia' ce tanto tanto da scrive
    e ce so' tanti che c'aspettano.
    Famo scorre la penna su sti foji bianchi
    Volamo su li celi de la tera
    inzieme a quarche aquilone colorato.
    Penzamo a loro fino a quanno ce finisce
    l'inchiostro dréntro er calamaro.

     

    franca bassi

    venerdì 6 maggio 2011

    Labbito...


     

    Raffaele e Franca


    Immaggine de Prencipéssa: Franca co' er Prencipe Azzuro 1958 

    L'abbito... 

    Sta matina mentre
    me grattavo la capoccia
    su 'n ggiornale
    m' apparza
    'na Prencipéssa ingrése
    co' l'abbito da sposa.
    Se vado ar gesso su la carta
    t'aritrovo st'abbito...
    se vado a spasso lo vedo.
    'Glieri mentre
    me trovavo a casa de 'n' 'mica
    la tivvi dar sor Vespa 
    de che se parlà
    de l'abbito da sposa.
    Vabbè me so' detta!
    Nun so' prencipéssa
    nun so' de sangue blu
    ma mo co' sto vistito famola finita.
    Aho! regà m
    e sembra
    che st'abbito ner l'anno 1958

    ce l'ho avuto pur' io!

    franca bassi

    l

    lunedì 2 maggio 2011

    Dolce terra

    img045

    Immagine di franca

    Palestina

     

    All'alba da sopra la collina

    guarderò le tue case bianche

    le tue valli in fiore.

    Dolce Palestina dolce terra

    in Israele non ci sono solo nemici.

    Qualcuno mi parlerà di te.

     

    Sarò con loro e canteremo

    la libertà per queste terre

    divise da muri e da fili spinati.

    Nel cuore nella mente

    siamo nati tutti liberi, senza confini.

    Qualcuno mi parlerà di te.

     

    Anche se sarò in terra nemica

    guarderò da Israele la dolce Palestina.

    È un vostro fratello a parlami di voi

    vi ama come io amo, come io amo

    gli abitanti di questo bellissimo pianeta.

    Qualcuno mi parlerà di te.

     

    A sera da sopra la collina guarderò

    quando si accendono le finestre...

    dietro non ci sono solo nemici...

    troveremo cuori che desiderano

    per i figli per i nipoti solo la pace.

    Qualcuno in Israele mi parlerà di te

    dolce terra di Palestina.

    franca bassi

    domenica 3 aprile 2011

    Pe nu scorda Gabriella

    Anche lei era 'n ber fiore
     

    DAHLIA(2)

    Immagine di franca : " Dahlia antica "


    gabriella
    immàggine 'n rete grazzie

    http://www.youtube.com/watch?v=9F2mXzQB5YY&feature=related


    http://www.youtube.com/watch?v=qbmJwkSG-tA&feature=related

     
     Cari amichi, mo che scrivo 'n vernacolo me manca ancora deppiù la nostra granne cantante romana.
    Gabbriè diménica pe' fatte sorride' co' 'n amico te cantamo 'na canzone.
       

    Pe' nu scorda'

    Gabbrie' indo' stai?
    Tu che c'hai dato tanto
    mo do' te sei niscosta?
    Me sa mill'anni che se' ita via
    co' er viso mascherato da pajaccio
    mo te cerco drénto li portoni
    de Trastevere e Testaccio.
    Tu che c'hai dato tanto
    aho do' te sei niscosta?
    Te cerco pe' li vicoli de
    rione e puro fòri porta
    te sento ancora canta'
    do' sta Zazzà
    co' la voce malandrina.
    Me manca mazzabubù
    me manca la luce der tu viso
    me manca er sorriso.
    Gabbrie' tu che c'hai dato tanto
    dimme su quale nuvola te sei niscosta.
    Noiantri che t'amavamo tanto
    c'hai portato via puro li stornelli
    de Roma bella!
    Aho! che dichi cantamo inzieme
    te possino da' tante cortellate?
    -Vabbè sora Fra' m' hai fatto capace
    ma a te chi t' ha sciorto?
    D'aje attacca' co' er re
    pe' quelli che nun sanno canta'!
     

    franca bassi
    http://www.youtube.com/watch?v=KNHVfDFX0gM&feature=related

    http://www.youtube.com/watch?v=uTBKa_V6L-4&feature=related
    Un fiore bello come il sole

    Immagine di franca

    venerdì 25 marzo 2011

    Primavera

    Margherita

    Immaggine de la sora franca: "Margherite"
     

     Primavera romana

    A Romolè guarda...guarda
    er fiume che bello!
    L'arberi so' tuttiquanti sfiorettati,
    è già primavera!
    Guarda li piccioni
    tubbeno felici su l'arberi.
    che bello er bionno Tevere.

    Roma bella a la primavera
    je fa da ghirlanda
    ce so' li prati de trifojo
    pieni de margheritine
    quarche gijo servatico.
    A Nina t'aricordi quanno
    da regazzini a fiume

    sotto ponte mollo
    ce facevamo puro er bagno?
    Mo è diventato 'n eden

    guarda èllera su li muri
    e li prati co'er trifojo
    ce so'le sore margheritine.
    Nina che dichi
    riccojo le pere le mele
    e faccio puro la cicoriétta.

    Romole'e li sorci indove li metti?


    franca bassi


     

    venerdì 4 marzo 2011

    Nostalgia

    img005

                                           Ceglie Messapica - contrada Marangi - pineta Ulmo immagine  Franca Bassi

    A Ceglie
     

    Io scrivo  questa sera a te Ceglie,
    chi dice che sei solo dei Cegliesi.
    Io dico: "Che tu Ceglie" sei solo
    di chi ti ama, di chi ti rispetta,
    di chi lascia un'impronta d'amore 
    al suo passare.
    Da quando mi hai rapita, sei come
    un'amante la sera con te m'attardo,
    ti desidero, ti amo e ti rispetto 
    Ceglie mia. 
    Franca Bassi

    giovedì 3 marzo 2011

    Carnovale

    Er pajaccio

    Immàggine de la sora  franca 

     Er pajaccio

    Guardà er viso
    der pajaccio sur commò?
    Lo sguardo triste
    poi te fa l'inchino
    e ride
    sembra che te vo' di'
    ancora te stai a specchia'?
    Smettela
    lo vedi sei pùro invecchiato!
    e c'hai er capello brizzolato!
    'Sta vòrta la regazzetta
    te conviene de lassa' 'nna'!
    Guardete a lo specchio
    guardete bbene
    e se a lo specchio nu je credi
    guardete la carta d'identità.

    franca bassi
     


    mercoledì 10 novembre 2010

    Buon compleanno Fiore

    Oggi la nostra Fiore festeggia il suo Compleanno.

    Anche in  questo spazio non poteva mancare per lei
    un fiore ed i nostri auguri più affettuosi.
    Ti vogliamo bene Fiore!



    rosa_blu ealmuno.com

    domenica 18 luglio 2010

    ... la fantasia.

    … la fantasia .

    … ambigua spiritualità umana fatta di piccoli fiumi scuri
    si perde spesso nella nebbia e negli azzurri cieli ,
    sulle vette innevate dei colli
    e su foglie verdi di foreste immense …

    … e narro a voi quel che io sento
    quello che la mia mente vede ,
    di storie fantastiche al cuore dà quiete
    placa istinti folli agli ingenui innamorati …

    … narro che in una grande prateria
    al trotto d’un cavallo s’alza una nuvola di polvere
    e che nel deserto arido un’oasi ci disseta
    al crepuscolo ombre ballano la danza della pioggia …

    … la fantasia è l’alchimia dell’essere
    essa si veste in platoniche forme e si manifesta ,
    stupisce gli amati e incanta i perduti
    si propone in una realtà nuda …

    … e si dà valenza al bisogno d’essere amati
    di vestirsi con una doppia maschera
    e sfoggiarla senza accorgersi
    diversa dalla propria natura si espande …

    … è lo strumento filosofico che facilmente ci cattura
    ci avvolge e ci trascura ,
    funzioni artificiali che conducono all’ipocrisia
    dove le buone maniere contano più della morale …

    … e nell’arte tutto dà una forma tutto e nulla fa scompiglio
    ed io che sono un poeta un libero pensatore ,io la uso!
    Non mi vedo in questa farsa e sono escluso
    mi diletto nel fantastico e apprezzo gli opposti …

    … e non resta nulla è solo un alone di presunzione
    un gioco di idee di punti di vista .
    Ora che sono un uomo innamorato
    un’arma a doppio taglio in me si è mutata
    verità che cessa d’esser vera e nel fantastico mi trascina …

    … ed io voglio lottare con sincerità ottenere il tuo amore
    il mio per te renderlo reale affrontare con te lotte d’avventura ,
    e far si che ci sia continuazione ,parole vere !
    Dare e volere il bello che c’è tra noi
    viverlo assieme finché ne abbiamo coscienza d’esser vivi …

    Poetanarratore.

     

    venerdì 16 luglio 2010

    Afa..come ci difendiamo?


    Per combattere quest'afa impossibile che sta attanagliando le nostre città, sono andata in Giappone e mi sono fatto regalare l'Hitachi  tree, quest' immenso albero sotto il quale possiamo trovare refrigerio.

             Foto dal Web.
     

    LHitachi tree è un albero molto apprezzato in Giappone e lo comprova questo video, dove una bella ragazza, con la chitarra a tracolla, ne tesse le lodi. Ovviamente, io non ho capito un'acca!