domenica 26 luglio 2009

...il castello fatato.

…il castello fatato.

 

…nel castello fatato il dormiente spirito si sveglia

spalanca le sue ali all’amore

vola verso l’eterno e implora pietà:

chiede una promessa fatta all’amata

di andare nei suoi campi a raccogliere amore…

 

….la sua sposa regina è candida e rosa

di lui è follemente innamorata ,

la sua anima in lui fa dimora

e nessuno mai gli la può  porta via…

 

…su di un cavallo combatte spettri impazziti

che nella notte male gli han voluto,

è fu lei ,la guerriera di luce a diffondere pace

estrasse la  spada dalla roccia  e al male mise fine…

 

…e caddero teste di fuoco e dal capo peli tagliati

cricchianti e male odoranti bruciavano al vento,

lo scalpo  all’inferno, dall’ossa usciva

si liberava il fato dal male maligno…

 

…e dal castello fatato ,ho ricevuto un invito

io sconosciuto straniero non porto le armi,

vado vestito di sola poesia

faccio il giullare e pure il cocchiere,

faccio il cantastorie  e il messaggero

dipingo di  immagini la mia avventura…

 

…e vesto di maschera gli invitati

io porto il mio volto da sempre investito,

e ci sei pure tu amore e balli con me il valzer infinito

balli la vita di giorni fiorenti,

 presto saranno cocenti

sulla tua pelle la mia carne si brucia….

 

…e al dodicesimo rintocco  vai via

corri e perdi la scarpa,

vengo a cercarti correndo nei tuoi prati ti ammanto

sei tu la mia cenerentola che vicino al camino mi scaldi,

quella dei miei sogni mancanti

l’angelo blu sempre sorridente…

 

il poeta narratore.

sabato 25 luglio 2009

Una piccola bestia di razza di cane

Una canzone di Paolo Belli che parla di randagismo, del mondo visto dagli occhi di un cane: la vita in gabbia, la fuga verso la libertà, le carezze degli umani e i pericoli sulle strade

(spegnere prima il player della musica blog)

Sono felice


mare  mare mare                                                                                Foto tratta dal Web.



Sinuosa
si snoda la spiaggia dorata,
sembra un corpo di donna
danzante nel sole.
Il mare calmo
cilestrino
lambisce la sponda,
dolcemente.
Mimmergo nelle acque
e sussurro:
"Mare accoglimi, cullami"
Unonda maccarezza,
mavvolge in un tenero abbraccio.
Sono felice, mi sento libera.
Cerco di non voltarmi,
di non scorgere la riva.
Voglio avanzare ancora
circondarmi di azzurro.
Mi tuffo, riemergo.
Per un attimo
non capisco dove sono.
Io sola e il mare,
sono felice!

Scritto da Marilicia il 04/09/2007

...cè una parte di me.

…c’è una parte di me.

 

…c’è una parte di me che crede ancora nell’amore

e vuol fiorire !

apro gli occhi e vedo i volti degli amati,

vedo stelle cadenti con te da sotto l’ombrellone

mentre il maestrale ci trova infreddoliti…

 

…e al mattino appena sveglio mi  si apre un  nuovo giorno

l’incantesimo si avvera e tu fai a me sorriso,

e il pensiero va verso il mare

 lì, sulla sabbia con te vado a passeggiare,

e si parla ,si discute di semplici congetture

di empatie già vissute,

ad un tuo accenno diventano reali

e basta un si ! per il nostro amore…

 

…e c’è una parte di me che non vuole più sognare

resto  sfiduciato al vedere argini senza pietre,

ma solo buio pesto e non c’è il sole

basti tu a darmi luce!

 ho bisogno di essere concreto,sincero, amato

toccarti ,stringerti amarti con tutta la mia passione,

ma la pazienza cede e a volte non ha costanza 

forse è l’ incertezza che ci abbandona lì da soli?…

 

…ed è di te che d’amore io mi nutro

mi sazio senza cibo e faccio l’eremita,

e mi spoglio delle ultime mie ferite

e adagio ,adagio affronto la salita,

e mi accovaccio sotto le ali dell’angelo guida

aspetto te i colori della vita…

 

….e vorrei spaccare il mondo in due con tutta l’energia

avere la forza di un bisonte

che nelle praterie corre impazzito,

farmi poi giustizia da solo e dare cibo a piccoli innocenti:

agli afflitti e agli affamati e pure agli eremiti ,

dare voce ai tanti carcerati

che ingiustamente   pagano la pena…

 

…c’è una parte di me che è in tutti voi:

la mia poesia ve la regalo!

e l’egoismo ci assale e fa mala fede

lì ,la inerte voglia ci conduce:

 grido il dolore e soffro come un cane ,

e frugo nella mente e cerco te amore

di un presente sei la regina …

 

 e mi ispiro a te dolce mia musa tutto quello che ho dentro è confuso

ultimo è il baluardo d’esistenza ,poi potrò morire,

e non ho più tempo di aspettare venie

 i tuoi i miei sentimenti sono maturi ,

avvertono il bisogno di essere colmati

altrimenti il tempo li spazza via ,

e scrivo ,scrivo e ti amo sempre   la storia di noi mai avrà fine

 l’oro tra i capelli nell’anima depongo

tra le mani ,sul cuscino della notte va a dormire…

 

….c’è una parte di me che si ribella

contro tristezze di angosce vane e non voglio più sentire ,

vuoti a perdere lasciati da detrattori infami

conduttori di strascichi in orecchie sorde a sussurrare,

io voglio vivere sereno l’ultima mia stagione

mi siedo e contemplo i fiori del giardino…

 

il poeta narratore.

martedì 21 luglio 2009

Alla luna...

La silente notte
scandisce lentamente
le note...

Una luna di carta
intona
uneterna melodia...

Riflette,
sulle tranquille onde,
gli argentei raggi...

Lì stanno gli amanti,
lì ad aspettar "domani"...

Scampoli non rimati


Poesia
di un alito di vento
che rinfresca il viso accaldato
e accarezza lanima spenta.

Poesia
di musica dolce
che risveglia nel cuore inaridito
sensazioni da tempo sopite.

Poesia
 di un  raggio di sole
che penetra nella pelle
e sprigiona forza vitale.

Poesia
di un fruscio di foglie
che disegna sul volto
arabeschi dorati.

Poesia
di una notte di luna
che ammalia col suo chiarore
e dispone a meditare.

Poesia
di un sorriso di bimbo
quale promessa al mondo
di un domani migliore.


Scritto da Marilicia - senza data.

lunedì 20 luglio 2009

1969-2009

Luna

LUNA




Tristezze della Luna


Più pigra sta sognando la luna, stasera:
bellezza che lieve su un mucchio di cuscini
distratta, prima di dormire,
saccarezza la curva dei seni
e su cascate di raso sabbandona,
morendo, a deliqui infiniti, e gira gli occhi
dove bianche visioni salgono nellazzurro come fiori.
Dal suo languore quando sulla terra
fila segreta una lacrima,un poeta adorante e al sonno ostile
nella mano raccoglie, iridescente, e lo nasconde
lontano dagli occhi del sole, nel suo cuore.

Charles Baudelaire