venerdì 1 gennaio 2010

Ode al primo giorno dellanno


"Ode al primo giorno dell’anno"
(di Pablo Neruda, Terzo libro delle odi, 1957)

Lo distinguiamo dagli altri
come se fosse un cavallino
diverso da tutti i cavalli.
Gli adorniamo la fronte
con un nastro,
gli posiamo sul collo sonagli colorati,
e a mezzanotte
lo andiamo a ricevere
come se fosse
un esploratore che scende da una stella.

Come il pane assomiglia
al pane di ieri,
come un anello a tutti gli anelli: i giorni
sbattono le palpebre
chiari, tintinnanti, fuggiaschi,
e si appoggiano nella notte oscura.

Vedo lultimo
giorno
di questo
anno
in una ferrovia, verso le piogge
del distante arcipelago violetto,
e luomo
della macchina,
complicata come un orologio del cielo,
che china gli occhi
allinfinito
modello delle rotaie,
alle brillanti manovelle,
ai veloci vincoli del fuoco.

Oh conduttore di treni
sboccati
verso stazioni
nere della notte.
Questa fine dellanno
senza donna e senza figli,
non è uguale a quello di ieri, a quello di domani?

Dalle vie
e dai sentieri
il primo giorno, la prima aurora
di un anno che comincia,
ha lo stesso ossidato
colore di treno di ferro:
e salutano gli esseri della strada,
le vacche, i villaggi,
nel vapore dellalba,
senza sapere che si tratta
della porta dellanno,
di un giorno scosso da campane,
fiorito con piume e garofani.

La terra non lo sa: accoglierà questo giorno
dorato, grigio, celeste,
lo dispiegherà in colline
lo bagnerà con frecce
di trasparente pioggia
e poi lo avvolgerà
nell’ombra.

Eppure
piccola porta della speranza,
nuovo giorno dell’anno,
sebbene tu sia uguale agli altri
come i pani
a ogni altro pane,
ci prepariamo a viverti in altro modo,
ci prepariamo a mangiare, a fiorire,
a sperare.

Ti metteremo
come una torta
nella nostra vita,
ti infiammeremo
come un candelabro,
ti berremo
come un liquido topazio.

Giorno dellanno nuovo,
giorno elettrico, fresco,
tutte le foglie escono verdi
dal tronco del tuo tempo.

Incoronaci
con acqua,
con gelsomini aperti,
con tutti gli aromi spiegati,
sì,
benché tu sia solo un giorno,
un povero giorno umano,
la tua aureola palpita
su tanti cuori stanchi
e sei,
oh giorno nuovo,
oh nuvola da venire,
pane mai visto,
torre permanente!

e dopo questa bella poesia del grande Neruda che benaugura il nuovo anno che ne dite di un cioccolatino portafortuna offerto da me? Auguri amici !

cioccolatini portafortuna!

Buon Anno!

B alzi
U urlando in
O rbita arrecando
N ovità

A llegro
N ovizio
N ascondi
O scillanti tregue

giovedì 31 dicembre 2009

Aspettando il 2010

"Lanno nuovo e come un libro con 365 pagine vuote, fai di ogni giorno il tuo capolavoro, usa tutti i colori della vita e mentre scrivi sorridi ! "

Grazie a voi tutti amici che collaborate a questo blog per aver condiviso insieme questo anno in armonia ed amicizia. Continuiamo insieme questo cammino con lo stesso spirito ed emozione.
Vi voglio bene!
 Auguri sinceri per l'anno nuovo!


Buon anno!

Ogni anno che arriva sembra essere quello migliore...

Buon 2010

da

Rosemary3

...sono tracce.

Immag009


 

.… sono tracce .

… sono le tracce dell’amore che lasciano nostalgie
gli indelebili ricordi che a volte fanno male ,
e tra i padri fondatori e i maestri del pensiero
han per te un’arte antica che ancora vive …

… è un tesoro che regna in molti cuori
e giustifica le mille occasioni di momenti emozionali
si perdono nel vuoto in un solo grido ,
è la voce dell’anima che sale da quella croce …

… sono tracce che dal nulla mi distoglie
e dal mio canto triste afferro e ferro ferri di cavallo,
un gioco del pensiero che da sfogo ai poeti maledetti
agli uomini che vivono nell’egoista sfera …

… e con mani tese abbraccio i confusi
questi arrivano da lontano e camminano a piedi nudi,
su di un barcone si sono avventurati
e in cerca di una patria la dignità le ha lasciati soli …

… e farà sognare a sera le menti pure
felicemente in epoche future,
il ricordo di te e le incerte storie
delle mie attese e di un anello ci fa catena …

… sono tracce che tu donna lasci su questa terra
in un piazzale di una piccola fermata:
qui ti perdi e ti innamori fingi di addolorarti e ti consoli
per un uomo fai le pazzie poi ti accorgi che non è sincero …

… tracce che a volte si sporcano nel fango ,di sangue!
imbrattate di melma fan ristagno,
ma poi a porgerti gli omaggi è sempre il vagabondo
e a capo chino si schifa e mendica perdono …

… e vorrei e lo desidero con tutto il mio cuore
di raggiungere te e le bianche mete,
i miei versi cantarli sempre all’infinito
varchino l’ oceano e si posano su fogli colorati …

… sono i ricordi che ognuno lascia prima di morire
una parte di noi ha le ali e al di là si sente meno solo,
una presenza dell’anima in ognuno fa dimora
traccia un percorso di una vecchia storia …

… lascio tracce ovunque c’è cammino
ci sei tu e non mi vedo ,
nel mio cantuccio ora faccio nido
aspetto mezza notte e vi saluto.

Poetanarratore.

****
FELICE ANNO NUOVO !

Buon 2010



AUGURO
a tutti un felice 2010
ricco di luce, di gioie e di sorrisi.



Foto tratta dal Web.

mercoledì 30 dicembre 2009

Il mio adorato Artù...

Schiaccio un pisolino...acc. sento un po freddo: i miei padroncini mi hanno fatto tosare!



Ciaooooooo!