"Una donna può desiderare follemente essere vicino all'acqua, o a pancia in giù con la faccia nella terra a odorare quel profumo selvaggio.
Può aver voglia di correre nel vento o di piantare qualcosa, di togliere qualcosa dalla terra o mettere qualcosa nella terra.
Può aver voglia di impastare e mettere in forno, immersa nella farina fino ai gomiti.
Può aver voglia di salire su una montagna saltando di roccia in roccia e facendo risuonare la sua voce.
Può aver bisogno di ore di notti stellate, quando le stelle sono come cipria sparsa su un pavimento di marmo nero.
Può sentire che morirà se non potrà danzare nuda nella tempesta, sedere in perfetto silenzio, tornare a casa sporca di inchiostro, di pittura, di lacrime, di luna.
Ringrazio, infine, l'odore dello sporco buono, il suono dell'acqua libera, gli spiriti della natura che accorrono sulla strada per vedere chi passa.
Tutte le donne che sono vissute prima di me e hanno reso il sentiero un po' più aperto e un po' più facile"
(Clarissa Pinkola Estés, scrittrice, poetessa e psicoanalista statunitense)