Tornare nella selva a notte fonda
,
lì
dove c’era la terra di mio padre.
Tra
i castelli e querce secolari,
tra
le vigne e i colori dei tramonti.
E
poi vestirmi in pompa magna
per
il ballo della sera ,
assieme ad una dama
provare l’avventura.
Voglio tornare tra i trascorsi,
nella verde giovinezza ,
abbellirmi tra i fiori dei
campi
sentirne gli olezzi e i loro
cherubini.
Voglio andare nell’antico verbo
e
vederti cortigiana ,
la
principessa che si sazia di follia,
col
suo amante cavaliere.
E a
galoppo su colli e valli
lungo l’immense pianure ,
nel
vento verso il mare
baciarti tra le onde.
Mi
fa sognare questo cuore!
È
la miseria che m’affama,
tra
i fantasmi mi son smarrito
tra
i ruderi d’una chiesa i neri fumi.
Voglio andare per le strade del mio
mondo
e
abbracciarvi tutti quanti ,
scacciare l’insidie vagabonde .
Della troppa carne in apparenze si
consuma.
poetanarratore.