Il morso del digiuno
Ansimanti pulsioni fremono
su capezzoli schiumano capricci assopiti ,
ergono cime di voglie rabbiose ,
dall’irascibile sangue la carne si infuoca .
Per pietà del cuore libero l’anima mia!
Su di te decoro i germogli dell’amore …
Mordo la carnalità dei sensi miei ,
essi , opprimono , lo scetticismo incredulo .
È il morso del digiuno a divorare spasmi,
desiderio avaro ch’è s’adombra e si svela ,
pulsa battiti frenetici
nei meandri dissoluti della vita ;
in corteggi e fiumi di parole eluse .
Sei tu dunque l’arma o donna !
il sensuale bersaglio
ove si racchiude
il tuo cerchio magico ,
l’assoluto enigma del volere ,amare .
Rovente è la tua era
afferri e leghi i risoluti fati .
Mordimi dunque col tuo digiuno ,
nella passione consumami
E scioglimi come lacrime di cera .
Avvinta , offrimi i tuoi baci ,
le tue ansie feroci ,
con dolcezza concedimi
un’ora sola del tuo amore .
Poetanarratore .
Caro Poeta, voglio augurarti una buona e serena Pasqua, caro amico.
RispondiEliminaCiao e buon venerdì santo con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Bentornato dopo tempo qui caro Giò...i tuoi versi ardenti di passione sono sempre unici!
RispondiEliminaUna intensa serie di versi passionali, colmi di originali immagini. Molto apprezzati
RispondiEliminaUn augurio di buona Pasqua,silvia
Versi appassionati e vibranti. Un caro saluto.
RispondiEliminaVersi che di passione vibrano...
RispondiEliminaRos