A volte basta così poco per vivere....
lunedì 1 giugno 2009
domenica 31 maggio 2009
...come foglie - ...amati.
…come foglia.
(Sonetto)
***
…forse perché aldilà , calda è la luna
Tu sei calore a me si amore dai
O foglia ! E come ti raccolsi fosti vera
Le stelle azzurre e i ruscelli vivi ,
E quando dal rossore appresi
Nella fatale vita mi giochi ancora
E’ il bene che io ti voglio…ti vorrei
Le foglie cadono, vestite di perle e di aurora .
…sei lo spazio a me sempre più vicina
all’alba serena , del mattino ,
universo candido ,mi ispira....
…come foglia avanzi e ti quieti
tra i corridoi bui ,l’inverno sprechi
fai il tuo nido in cuori e taci…
****
…amati.
(Sonetto)
***
…si saziano di voglia i fini amati
consumano l’amplesso nei boschi della selva
ciechi e innamorati fan cornuti i mariti
si purificano l’anima andando in una chiesa…
…vivono di insonnia le donne maritate
il diavolo le tenta e non si danno tregua
la notte le accalora e le fa signore
scelgono la preda a loro comunanza…
…chè io ingenuo sognatore gli vado appresso
col capo chino gli mostro il mare
mirando lei mi vezzeggio e fo l’oppresso…
…ed è ciò che la vita sfuma
questa aria calda non ha più profumi
ti scansi o ti pigli la puttana…
il poeta narratore.
venerdì 29 maggio 2009
I Ragazzi Che Si Amano
Foto dal Web
I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è soltanto la loro ombra
Che trema nel buio
Suscitando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo i loro risolini
la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Loro sono altrove ben più lontano della notte
Ben più alto del sole
Nell
Jacques Prévert
Dal Volume Poesie d
martedì 26 maggio 2009
Viole del pensiero
Un pensiero a chi passa di qua....
vi piacciono le mie violette?
vi piacciono le mie violette?
lunedì 25 maggio 2009
Mondo Nuovo
MONDO NUOVO
Estirpare dalla Terra ogni male
e seminare chicchi di sorriso,
per veder crescere piante rigogliose
che diano frutti di serenità.
Ogni cuore ripulito dall
foderato con una patina di tolleranza,
rivestito come dovesse andare a nozze
fautore dell
Bimbi sani, uomini contenti
abolite tutte le distanze,
mani che si stringono attraverso i Continenti
livellate le disuguaglianze.
Un mondo nuovo, dove vivere in letizia
circondato dal rispetto e tanto amore
dove non si odano colpi di cannone
ma la vita sia sacralità.
Scritto da Marilicia il 24/05/2009
domenica 24 maggio 2009
...il revival della vita.
…riprendere un concetto ,una ragione d’essere,si affaccia all’esistenza
di noi un tempo ,la mente fa la storia
l’ etrusco significato che rinasce e vive,
e gli stereotipi elogiano gli ignoti ,e dai trascorsi restano i passati
e su di una spiaggia vuota vanno a passeggiare,
e tu…tu mi dicevi:lasciali perdere ,sono solo che ricordi,
ricordi in musica che fan vibrare l’anima…
…e allora! fai andare quel vecchio giradischi
torna nei detrattori ,negli anni nostri folli,
a quei baci rubati ,che nel buio ballavamo il lento
sempre più stretti e la carne poi bolliva…
…e fu l’inizio dell’epica stagione ,il mito oggi si ritrova
dove la poesia veniva recitata,adesso viene letta , in lettura silenziosa,
erano gli anni sessanta,di me ,io fanciullo
dei primi amori e palpiti di cuore,
e non c’era ancora il cellulare, l’anima, massaggiava solo amore…
…è tanta la differenza da allora :
cani al guinzaglio portano a spasso i padroni ,
prendono l’occasione per dire una parola,
ed è tanta l’indifferenza ,il cannibale aspetta la sua prenda
la dissangua con frecce avvelenate ,la purga, con l’ acido la fonde,
resta l’apparenza,una frequenza che elude la forma genuina
prevale l’arroganza ,e tanti si chiedono: quali sono i poeti ,ma quali?
mi metto nella mischia e faccio penitenza…
…la vita è un pacco che gira per il mondo
una scatola da aprire e esce la sorpresa,
sei tu il tesoro ,donna e mi consoli,ti fai valere e fai la preziosa
poi con i fiori in mano vai in quella chiesa
preghi l’ave o Maria i sette peccati capitali …
…e ancora:
ti tiri la calzetta, e come una gatta morta strisci intorno al palo
danzi l’eleganza mostrando il piacere,
ora porti calze a rete è sei sensuale
ti depili anche gli occhi .lì ,il maschio fa furore…
…ma poi resta la canzone ,la nostra! che bella!ancora è nel mio sangue:
(… se piangi ,se ridi ,io piango con te ,perché ,tu fai parte di me…)
e poi: ( …da una lacrima sul viso
ho capito molte cose,
dopo tanti ,tanti mesi ora so
cosa sono per te…)
…e ancora: ( …un cuore matto che ti segue ancora
e giorno e notte pensa solo a te,
e non riesce a fargli mai capire
che tu vuoi bene a un altro e non a me…)
…il revival della vita va avanti , da respiro ai trascorsi
ai futuri che sono già presenti,
a noi ragazzi di quei tempi ,figli dei fiori ,dell’amore libero
di un Dio minore,
una canzone , una poesia ,si sente sempre nelle vie del cielo…
il poeta narratore.
venerdì 22 maggio 2009
...in punta di piedi.
…e in punta di piedi entro in te ,e in punta di piedi me ne vado
vado via delicatamente ,per non farti sentire sola ,
viaggiare nelle tante avventure col la fantasia
a mille allora nello spazio siderale, nella deleteria vita ,
vedere poi il sole del mattino, il profumo dell’estate si avvicina
e l’orchidea bianca che un giorno su quel lago ti portai…
…e ci credo ,ci credevo !ora non più ,e ci penso ancora ,oh come ci penso!
a quel romanticismo puro, è solo stato incoscienza ,
e butto tutto a mare ,in un bidone della spazzatura
questa maschera ,non mi da amore,non serve più! non la voglio usare,
nessuno la sa raccogliere ,leggere il volto di un vero innamorato
usare la purezza ,con chi non sa neppure cosa sia,
e poi vai sotto una doccia ,vai a lavarti, ti purifichi l’impuro
la vergogna dell’inganno che hai avuto ,da un passato che ti ha tradito
ora lo vuoi far pagare a uno emerito sconosciuto…
…ed eri lì ! pronta a prendermi per mano
non mi accorgevo ,e veleno mi iniettavi ,
e mi chiedo il perché ti nascondi dietro a un muro?
una parete vuota fatta di cartone ,strizzi il cervello e fuggi!e fingi,
fuggi dall’angoscia ,dal tormento che hai vicino
lì…non hai più scampo,la luce ti abbaglia e non vedi,
ma ti prego ,vai lungo quella passeggiata,vai!
metti i tacchi a spillo , inciampa e poi ti chini
mostra il tuo fondo schiena , e qualche fischio ti fa sentire viva…
…e ancora…ci provi col primo che ti capita
sempre in primo piano vuoi apparire, a mostrare quello che non sei,
ma dove vai? dove vai tutta sola?fermati!
sei smarrita e ti affanni ,ti affacci alla finestra per non morire,
credi di essere bella ,sincera ,e pinocchio ti sorride
per dei trascorsi duramente combattuti ,ora tu le paghi a caro prezzo
infanghi la tua stessa anima,lasciandone la scia…
…povera, povera creatura ,quanta pena che mi fai
il Dio in celo ti darà perdono ,su questa terra ancora non esisti,
l’impossibile te lo vai a cercare ,in prospettiva è solo una chimera
la scelta di un uomo per te è molto vasta,ti guardi intorno e non resisti,
ti tradiscono gli anni e ti devi accontentare, della miseria che ora trovi
forse un infelice come me ti da ascolto , e sei la prima a essermi delusa…
…in punta di piedi ,vado via ,senza fare rumore e scompaio
vado nei deserti ,a smarrire l’anima mia, a spellare, carne andata a male,
e dal male odore vomito schifezza, e forse qualche oasi mi darà da bere
un miraggio di una fanciulla pura , all’orizzonte mi farà compagnia,
e in punta di piedi esco da quella porta ,da questa amara esperienza
e vorrei entrare in te femmina sincera ?col sincero amore,
al tuo ,non ci credo ancora..
il poeta narratore.
Quando ti volto le spalle
Quando ti volto le spalle
non è per andare lontano
ma per rimanere ferma
e vestirmi un po
quando s
l
e se batti le mani
correndo
non esce un grido di gioia.
Alda Merini
15 Dicembre 2002
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