Le tue emozioni
Con le mie mani afferro
Carezza al vento
Ancora sfioro
Immagini a me care
E di te io vivo
Le tue emozioni
Con le mie mani afferro
Carezza al vento
Ancora sfioro
Immagini a me care
E di te io vivo
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E' sbocciata una rosa
nel giardino del mio cuore
una rosa rossa, fresca, aulente,
dai petali vellutati
dal gambo non spinoso.
La raccolgo tra le mani
l'annuso, la sfioro,
vorrei donarla a chi l'ama tanto,
poi...
la stringo sino a frantumarla
e lentamente
la lascio scivolare dalle dita.
Marilicia il 07/08/2010
L’epilogo del fato.
Una parte di me volge alla fine
Accantona e brucia un bello ch’era nato ,
e nei miei sogni non entra più la luce
sono le tenebre a darmi pace.
È l’epilogo di un fato !
Un finale che va verso la conclusione ,
piano si dilegua e nessun rumore assona
per quell’amore che non conosce l’avventura .
Sono stato ovunque e ho visto il mare !
tra cattedrali e foreste a dipingere fantasie ;
ho visto germogliare il mio destino
l’anima mia leggera divenire pietra dura .
L’epilogo del fato finisce e inizia nella mia poesia
si chiude un ciclo amaro dell’ambiguo sfregio ,
ad altra specie mostro la mia ombra nuova;
alla più bella femmina della vita mia.
Poetanarratore .
- Scabrosità inique -
Tra le sinuose cosce arde l’impeto precoce
il flabello di quiete per l’augello aulico,
dipana il vezzo alla furtiva voglia
e non mi da tratteggio …
… ed io emergo da inferi sconnessi
e vado a reclamare l’intrinseca essenza
che solo il Dio può dare consenso religioso,
a mettere a nudo il verbo della pace …
… trema la carne! trema nella stagione morta,
nell’età che ci fu il primo bacio …
età m’isterica !
che solo il puro spirito fobica l’iniziazione pudica,
annaspa la periferica condanna del vile infame …
… voglie di scabrosità mistica
apre al sopravvento la ludica mente
a chi non ha ritegno d’essere volgare ;
ed è il debole che paga
a non avere più forza di combattere ,
contro la sua travagliata sorte;
Contro le scabrosità inique …
Poetanarratore.
Le tue onde con voluttà
mi cingono
e mi sussurrano un soave canto
che di salmastro
avvolge...
Mi lascio andar e al tuo amplesso
m
Fluttuano
ammalianti istanti e
mi inebrio
di uno sterile risveglio...
Mostro per amore.
Credevo d’essere un eroe ora sono un mostro per amore
un perdente che non sa amare ,
per una donna che è testarda come un mulo
che non sa capire l’amore quanto vale .
Io mostro per amore
forse faccio soffrire un’anima sincera ?
Mi voglio mascherare e son straniero
senza patria e nessuna gloria.
E non vedrai mai più il mio volto
sarò per te merce avariata ,
uno sconosciuto che non vorrà più guardarti in faccia
ne mai e raccoglierà le tue false lacrime .
Ti pentirai lo so di non avermi più accanto
anche se nel cuore tuo mi piangi ,
e mi dipingi come se fossi un Dio !
Vai ,lasciami in pace vai all’inferno e brucia .
Sazia la tua gloria di Dea per amore
io che t’ho amato con la mia anima sincera ,
non ascolterò più il maligno tuo cuore
il mio parlar volgare è solo difesa che non fa del male.
E ti ho vista uscire dagli inferi e implorare aiuto
quello che di me hai creduto sono diventato ;
un mostro per amore ed ora son dannato
infettato dalla peggiore specie contorta e sciagurata.
Scrivo le mie gesta di poeta innamorato
di un folle che è impazzito per amore,
che ho dato tutto e nulla voglio
e non vorrò farti più felice .
Poetanarratore.
terrazza-del-bouganville-villa-matte- pantellerialink.com
Simile ad una fiamma
la bouganville
proietta il suo riverbero
sulla mia finestra.
I fiori scarlatti
ondeggiano nella brezza
che, leggera,
li fa palpitare.
Il tramonto
infiamma il cielo,
mentre nuvolette rosa
si rincorrono festose.
E' un istante magico
che arreca beatitudine.
Peccato sia vissuto
in solitudine
mentre cuore, anima e pensiero
sono votati altrove .
L'Altrove, irraggiungibile
come un sogno!
Marilicia
lospecchiodibarbara.blogspot.com
In un viale alberato
porto a spasso la mia malinconia.
Il sole filtra tra i rami
e disegna arabeschi dorati
sull'asfalto rovente.
In un angolo
luccica una piccola pozza d'acqua
a forma di cuore.
Mi fermo!
Sul tronco di un albero
una mano ha disegnato
un cuore blu,
dal quale sgorgano
due stille vermiglie.
Sono vicini i due cuori!
Un pensiero m'attraversa la mente:
Sono i nostri cuori
che si sono ritrovati su questo viale.
Il mio, gonfio di pianto.
Il tuo, smarrito nei marosi
in una dolce notte di primavera,
ebbro di nostalgia,
gli è tornato accanto.
Sorrido!
Marilicia il 22/08/2010