Oggi la nostra Fiore festeggia il suo Compleanno.
Anche in questo spazio non poteva mancare per lei
un fiore ed i nostri auguri più affettuosi.
Ti vogliamo bene Fiore!
rosa_blu ealmuno.com
Oggi la nostra Fiore festeggia il suo Compleanno.
Anche in questo spazio non poteva mancare per lei
un fiore ed i nostri auguri più affettuosi.
Ti vogliamo bene Fiore!
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Arrivano le note di un pianoforte
dalla finestra spalancata sulla notte,
una musica dolce come preghiera
che si eleva lentamente verso il Cielo.
Ascolto affascinata ad occhi chiusi
il cuore batte forte all'impazzata
capisco che sto vivendo una magia,
un attimo di pura poesia.
Qual'è l'arcano che mi riporta ai sogni
di quand'ero poco più di una bambina
che con gli occhi rivolti al Cielo
stringevo tra le mani il mio violino?
La musica è proprio quella, la ricordo
dalle Sue mani scaturivano le note,
una voce canticchiava in falsetto
ed io gli stavo dietro, con l'archetto.
Un ricordo che per me vale tesoro,
un dipinto di una vita che più non c'è!
Marilicia il 08/11/2010
Cercami ,ho bisogno d’amare !
Troppo tempo è passato e le foglie d’autunno son cadute
le mie labbra si sono screpolate al sole e ti ho nel cuore ;
si sono arse nel momento in cui soffocavi le mie parole
e nel mare dei ricordi finivano tutti i nostri desideri.
Cercami ,ho bisogno d’amare !
Di te del tuo calore della tua carne da accarezzare ;
dal tuo corpo estrarne piacere
dei nostri incontri mano nella mano.
Suderò lacrime di gelo !
Brividi che nel torpore singhiozzano le attese inutili,
sbirciano nell’anima frammenti di sublimi istanti
nella mente soventi appaiono e laceranti si diffondono.
E già mai riavrò la tua beltà ignuda !
Io che ruppi la magia del fato,
mi son reso inutile e prigioniero nel proteggerti ho fallito
ho rotto l’incantesimo del vaso
di una bolla ch’è s’era riempita.
Cercami femmina ovunque tu sia !
Io sconsolato voglio ancora amore ,
albeggiare con te i colori della vita
varcare un giorno gli arcani mondi .
Cercami, ho bisogno d’amare !
Di te che non so dimenticare ;
il mio fingere non è più il mio
e la mia durezza l’ho lasciata nella valle dei pentiti.
Ti prego ,cercami!
Poetanarratore.
blog.libero.it
Le mie dita
sfiorano leggere il tuo viso
in una carezza intima e dolce.
I polpastrelli
ne delineano i contorni
tratto per tratto
quasi a volerli imprimere nell'anima.
Indugiano a lungo le dita
sulla fronte, sulle gote
sulla curva delle labbra.
E' una ispezione minuziosa
estenuante
che mi rende audace
perchè con questa carezza
sogno di rubarti l'anima
e di donarti la mia
in un mutuo scambio d'amore
di passione, di fedeltà.
Marilicia 04/11/2010
Mi son vestito da poeta.
Mi sono vestito di un abito che non è il mio , m’appartiene ?
una maschera buffa che somiglia a una corazza
e fa ridere agli illusi ;
io cavaliere con lo scudo e senza spada
difendo la miseria che in molti cuori giace.
Mi sono venduto l’anima per una amata !
La femmina ch’ho avuto una volta sola;
l’ho amata stimata adorata e in tutti i modi l’ho goduta
mettendo alla prova la mia furia cieca.
Mi sono vestito da poeta per gridare la mia vita
il giocoliere dei sospiri che a molti fa sognare;
fa vedere l’altra faccia della luna agli innamorati
e in me muore il singhiozzo freddo della mia follia.
Per sempre resterò sognatore !
Ricercherò le tue languide carezze sul guanciale,
tra gli abissi d’un mare perso murerò le crepe
nei fondali i coralli tra gli scogli i tuoi colori.
Mi son vestito da poeta per raccontare la bellezza dell’amore:
Di pianti e sorrisi c’è gente che non sa amare ;
come un istrione subisco il terrore del mistero
il mio è il pentito sfogo che nel fuoco non si brucia.
Poetanarratore.
Invano ho atteso il tuo ritorno...
Solcando l'onda dei ricordi
rivedo te, cara immagine
dei miei lieti giorni...
Scalfito non ha il tempo
il volto tuo e
intatti i contorni
ne accarezzo,
scrivendo pagine d'infinita crescita,
forgio creature d'espressione antica...
4178661_d3c90d5974_m lesinaenuvole.blogs.it
Nuvolette rosa passeggiano nel cielo
paffute come le gote dei Cherubini,
mi chiedo se trascinano i tuoi sogni
come si portano appresso i miei.
Chissà se si sono incontrati
se si sono almeno riconosciuti,
magari si confidano tra loro
più disinibiti e sinceri di noi.
I nostri sogni così simili e delicati
che il vento di maggio ha spazzato via,
ora sono impigliati tra le nuvole
lacerati per il lungo vagare.
Sarebbe bello raccoglierli tra le mani
ricucire strappi e curare ferite,
rigenerarli al calore dell'amore
restituirli risanati alla vita.
Marilicia il 24/10/2010