Grazie a voi tutti amici che collaborate a questo blog per aver condiviso insieme questo anno in armonia ed amicizia. Continuiamo insieme questo cammino con lo stesso spirito ed emozione.
Vi voglio bene!
Auguri sinceri per l'
Ogni anno che arriva sembra essere quello migliore...
Buon 2010
da
Rosemary3
.… sono tracce .
… sono le tracce dell’amore che lasciano nostalgie
gli indelebili ricordi che a volte fanno male ,
e tra i padri fondatori e i maestri del pensiero
han per te un’arte antica che ancora vive …
… è un tesoro che regna in molti cuori
e giustifica le mille occasioni di momenti emozionali
si perdono nel vuoto in un solo grido ,
è la voce dell’anima che sale da quella croce …
… sono tracce che dal nulla mi distoglie
e dal mio canto triste afferro e ferro ferri di cavallo,
un gioco del pensiero che da sfogo ai poeti maledetti
agli uomini che vivono nell’egoista sfera …
… e con mani tese abbraccio i confusi
questi arrivano da lontano e camminano a piedi nudi,
su di un barcone si sono avventurati
e in cerca di una patria la dignità le ha lasciati soli …
… e farà sognare a sera le menti pure
felicemente in epoche future,
il ricordo di te e le incerte storie
delle mie attese e di un anello ci fa catena …
… sono tracce che tu donna lasci su questa terra
in un piazzale di una piccola fermata:
qui ti perdi e ti innamori fingi di addolorarti e ti consoli
per un uomo fai le pazzie poi ti accorgi che non è sincero …
… tracce che a volte si sporcano nel fango ,di sangue!
imbrattate di melma fan ristagno,
ma poi a porgerti gli omaggi è sempre il vagabondo
e a capo chino si schifa e mendica perdono …
… e vorrei e lo desidero con tutto il mio cuore
di raggiungere te e le bianche mete,
i miei versi cantarli sempre all’infinito
varchino l’ oceano e si posano su fogli colorati …
… sono i ricordi che ognuno lascia prima di morire
una parte di noi ha le ali e al di là si sente meno solo,
una presenza dell’anima in ognuno fa dimora
traccia un percorso di una vecchia storia …
… lascio tracce ovunque c’è cammino
ci sei tu e non mi vedo ,
nel mio cantuccio ora faccio nido
aspetto mezza notte e vi saluto.
Poetanarratore.
****
FELICE ANNO NUOVO !
Schiaccio un pisolino...acc. sento un po
Ciaooooooo!
La neve imbianca
i monti e desideri
magica scende
E lontano una stella
i nostri sogni guida
Nei cuori accende
la luce di speranza
immenso dono
Un pargoletto piange
con tenerezza e amore
"Gattomania" e "Pasticciando un po
augurano a tutti buone feste!
Auguro a Fiordicollina ed a tutti gli amici
che rendono bello il blog
un Felice Natale.
Immagine tratta dal Web
Negligente nenia
naviga nella notte,
narrando
natività neglette…
Nella nebbia
naufraga
naturale novella,
nutrendo notori nomi,
nascondendoli
nella nitida nirvana: notabile nunzio…
Nutrice nella nicchia
ninna
nudo novello,
nutrendolo nel
notturno nimbo…
E’ inverno:
una soffice coltre bianca
ricopre ogni cosa,
là dove i tigli si stagliano
come ombre nere.
Così giace la mia anima,
immobile coltre,
soffusa di fiocchi
di attimi.
Cadono tremanti,
fitti da non poter tenere aperte
le palpebre del tempo.
Sul giaciglio del giorno nevoso,
io osservo lo sciogliersi del ghiaccio
che bagna i sentieri dell’anima:
e lì, finalmente, riposo…
Dai vetri guardo
la neve cadere giù
cuori imbiancati
Sui tetti e monti
morbidamente scende
silenzio e pace
(1) Composizione in metrica giapponese, formata da 6 versi con questa scansione sillabica:
5/7/5
5/7/5
Abba
gliata dal-
lo sfavillio del-
le vetrine, indugio:
dolce atmosfera di un
attimo! L
po scorre sugli eterni binari.Gui
data da un irrefrenabile desiderio vo
per i lunghi viali della vita, come allucin
ata dalle armoniose melodie del tempo, mi cul
lo su un giaciglio di paglia dove un bue e un asinel
lo, riscal
dano i mi
ei sogni!
E
inarrestabile scorrere
di palpitanti attese che
ripiegate in impalpabili crepe,
li spettina al vento...
Le inerti lusinghe
intrigano l
realizzandone l
Ladro di giovinezza
e di allettanti promesse,
con estrema naturalezza,
spezzi, prematuramente,
le ondeggianti pieghe...
.… l’ultima lacrima .
…. nella piaga della miseria umana
occhi bendati nelle tenebre invocano preghiera :
pietà al Signore Dio dell’universo
in nome dei popoli e dell‘eterna sua luce …
… ma non c’è più fede !
e scampo per la disperazione non ha mai fine,
solo una lacrima trova la sua fuga
e nella pioggia si dirige verso il mare ,
va verso l’infinite acque pure
a lasciare una traccia di quel che resta
di un genocidio immane …
… assassini ! di una razza sconosciuta :
predatori di una specie che ancora oggi si diffonde,
ramificano la loro forza in posti di poteri
per portare poi il popolo alla fame …
… andate via DANNATI ! Bestie feroci infami …
lasciate vivere l’amore l’umanità sincera ;
e non infettate l’aria l’acqua la luce la vita !
la gente di buona volontà che con sacrificio ottiene cibo …
… l’ultima lacrima sul mio viso ora si è spenta
mi manchi tu e io piango sono smarrito ,aiutami !
si è intristita e stranita la mia mente,
ha il vuoto che hai tu e l’amarezza di chi perde la speranza
e mi chiedo se un Dio fa la differenza ?…
… ed è la menzogna che ripaga la coscienza
e dall’imbroglio uccide a chi ci crede,
il silenzio è più rumoroso dei lamenti
è assorto e interpella gli sguardi vuoti ,
cattura immagini indelebili di corpi ignudi
cremati e gettati come rifiuti …
… e il giorno splende ancora una volta in piena pace
la mia, la nostra anima si unisce a loro
a quelli che vivono e dimorano la storia,
a chi ha un cuore per amare
e dispersi nel cielo si confondono in colori ,
e tra la pioggia e il sole ,tra le stelle e il mare ,
ritrovano la via dei nostri avi
nell’eternità i loro nomi …
Poetanarratore.
.… i mali minori.
… i mali minori vengono dal cuore
sono quelli dell’amore
anche se questi ci fanno più male,
ma è ben altro il tormento :
è la nostra anima che piange
nel sentir disprezzo e non voler vedere …
… le ingiustizie sociali ,la fame nel mondo ,i dispersi
di questi vagano nella notte in cerca di un rifugio,
soffrono le pene e cercano aiuto
nutrono speranze per non morire …
… credo che in questa vita,la nostra vita!
quella in cui viviamo molta gente viene umiliata ,
in un mondo condannato di padroni
dove l’egoismo cieco non vuol vedere …
… gente all’estremo delle forze ,i diseredati !
in miseria e povertà vengono abbandonati,
resi invisibili dalle lotte di potere
e con il mitra in mano un bimbo chiede aiuto …
… e le malattie ,le tante pestilenze
dallo sporco spande la piaga si diffonde.
Aiutateli! aiutiamoli!
aiutiamoci per non soffrire …
… sono solo che parole queste che io scrivo
io portavoce di un nulla , promotore senza una battaglia
nullità che vive su questa terra,
ma io canto! … canto la disperazione
per dare un pezzo di pane a un povero fanciullo …
… si ! ne son convinto!
sono i sacrifici quelli che non hanno fine,
ben altro occorre dove la terra trema,
dove il brivido della morte è sempre li presente
e parole vaghe non servono a nulla
le scrivo per voi ,per ricordare la vera fame …
… e tu fratello negro non ti disperare
nell’evoluzione di questo tempo tanta strada dovrai fare
i mali minori potrai avere,
e un giorno sarai alla pari
e la tua mano nera la bianca stringerai …
Il poeta narratore.
Soffice candido manto
che
ogni cosa copre...
Candidi fiocchi
che
scendono
come lacrime a rigar
un volto...
Al suolo s
con la lieve carezza
d
E’ inverno:
una soffice coltre bianca
ricopre ogni cosa,
là dove i tigli si stagliano
come ombre nere.
Così giace la mia anima,
immobile coltre,
soffusa di fiocchi
di attimi.
Cadono tremanti,
fitti da non poter tenere aperte
le palpebre del tempo.
Sul giaciglio del giorno nevoso,
io osservo lo sciogliersi del ghiaccio
che bagna i sentieri dell’anima:
e lì, finalmente, riposo…
Da un verso di Alda Merini:
"Dimmi almeno che oscura meraviglia..."
...già di me ti prende...
Dimmi almeno
che ascoltar
i palpiti d
t
Dimmi almeno
che
l
tacendo,
come un dolce suono
tutto ti pervade...
E, soltanto allor,
io docile m
Vagano i miei sogni.
Erranti vagano
su cortine di magiche notti
tra arabeschi di emozioni...
Recisi fiori che,
smarriti tra battiti d
inseguono freddi tramonti
su rive solitarie...
Languidamente
s
piegati steli.
Ecco il mio micione Artù...
Stava lì sempre, come ogni giorno,
tremule mani screpolate dal duro lavoro
e mai, mai un lamento, né un
Due occhi neri, olive di dolce campo
e quella smorfia,
lieve sorriso di una donna tenera.
Stava lì,
come ogni giorno,
sulla sedia di intrecci di corda,
guardando l
"de
dei giovani in amore.
Sempre lì, col rosario in mano,
pia, come Madonna silente,
donna genuina e generosa,
nessuna pretesa,
solo un amore immenso in Dio,
solo amore,
per ogni mattino,
per ogni sera
e per ogni fiore che nasceva.
Carmela, la buona,
la chiamavano le sue amiche,
"à nonna",
la chiamavano "i picciotti" della via,
perché raccontava a loro "i cunti"
"da bedda Sicilia"...
Capelli come l
che raccolti teneva "a tuppu"
e un esile corpo
che spariva sotto le sue nere vesti...
Raccontava ai "nicuzzi"
storie di draghi e di principi
"ca cu spati e spiruni
faciunu a guerra"...
Nelle sere d
seduta stava
attorno alla "conca"
e sferruzzava,
con quelle sue stanche mani,
"çiaurusi" di sapone,
filo intessuto di "cuttunu"...
A volte, stanca il volto teneva
appoggiato a un cuscino:
quello soltanto era riposo...
Quanto tempo è passato,
ma rimasta è
nei cuori di noi bambini
“à nonna Carmela,”
che tutti volevano bene
e grande amore sapeva dare,
e ancora oggi
mia madre
“mi cunta i cunti,
da bbedda e prizziusa
nonna Carmela...”
Poetanecuore & Rosemary3