domenica 12 luglio 2009

...il linguaggio del silenzio.

…il linguaggio del silenzio.
 
…e penso a te nell’ombra della mia fantasia
l’amante persa che non vuole vita ,
e ti perdi , nel grigiore  non riposi
sei la donna addolorata che ha fatto la sua amara spesa,
e nel linguaggio del silenzio sfogli i tuoi pensieri
in versi li scrivi , su fogli la tua voce
 uno sfogo triste per non morire,
e non ci son parole ,gente con cui parlare
mandi giù dispiaceri ingoi bocconi amari…
 
…e vorrei immaginarti su di  un cavallo alato
lì ,voli libera , albeggi la tua vita ,
è nel silenzio che nasce l’amore,il tuo!
un pianto perso me lo ha portato via
ora nell’anima regna solo attesa…
 
…e nel linguaggio del silenzio che Dio ascolta
tra le stelle suoi sono gli echi,
e nei giorni dell’inverno che l’anima tace e si promuove
e nel credo la conoscenza cresce e ride,
la spiritualità rivela il mutismo stanco
segue le orme che dietro si han  lasciato…
 
…ed è in questo percorso che rincorro la certezza
la concretezza della reale vita,i principi sani ,la saggezza!
e si abbandonano i  pregiudizi sterili di mentalità profane
di insinuanti spettri che spesso iniettano discordie,
ed è in questo linguaggio sacro ,introspettivo ,che traggo la misura
una  voce silenziosa parla in me e mi quieta…
 
…e sia messo a fuoco nella mente quel poco che resta e si fraintende
si fronteggia e si discute, ognuno ne trae conseguenza,
i dettagli e i presupposti alimentano l’insistenza, l’inestricabile pretesa
resta l’attesa di chi di amore  vuol parlare ,
di comunicare la propria sofferenza ,da un altro farsi compatire
resta una maschera ,un volto che vuol sognare…
 
….ed è mistero : spogliare un nudo già svestito si manifesta e si vela
se ne fa supporto di contemplazione
distrazioni rivolte a spazi e a confini,
e le angeliche credenze di esoteriche forme fondano le basi
in spiritualità mistiche  supportano la fragile intrusa,
in un senso solidale l’etica si compone ,comunica pensieri:
la branca filosofica che ognuno vuole avere
fa vivere e sognare agli oggettivi razionali…
 
il linguaggio convenzionale   non ha pretese
si chiude e si riapre a secondo dell’umore ,
vive stagioni intrise su muri di frastuoni
ascolta musica celestiale , donna tu la potrai suonare ,
far sentire ancora i dolci suoni ,una orchestra di musica e canzoni
una poesia per non dimenticare…
 
il poeta narratore.

4 commenti:

  1. carissimo Giò le tue poesie meritano sempre un'attenta lettura : sempre da rileggere e arrivi dritto al cuore...complimenti!

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  2. si Fiore...con la tua bella musica di sottofondo nella lettura ,la lacrimuccia scende...

    ti abbraccio amica mia...Gio...

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  3. Versi intrisi di malinconico silenzio, Giò...

    Ros

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  4. Poesia non facile,ma piena di un senso di malinconica tristezza. Bellissima.

    Adriana

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