(immagine dal web)
una via deserta
e tu seduta alla finestra
dove ricami i tessuti della tristezza e della morte
dove ogni sera attendi
una lettera che non arriva
e tu piangi
dentro la città, ne sono certo.
Quello che odo la notte è il mare
sono le farfalle contro le finestre
le piogge autunnali
sopra il tetto
e anche quel mare che un tempo saliva a colmare gli specchi
e dilagava
oltre gli argini
oltre i grandi portali
questa eterna tristezza.
Khalèd Najar, nato nel 1949 a Tunisi, è considerato oggi uno dei maggiori poeti in lingua araba della Tunisia (esiste anche una poesia tunisina in lingua francese).
Queste sono solo due delle sue "Kasida" (poesia): altre e info su di lui le potete trovare qui. Ho volutamente scelto un poeta tunisino per solidarietà al popolo tunisino e pensiero alle innocenti vittime della follia....
Hai fatto bene Fiore a postare questa poesia bellissima di un poeta a me sconosciuto.Buon fine settimana a tutti!
RispondiEliminaVersi meravigliosi!
RispondiEliminaBuona domenica da Beatris
Molto belli questi versi, cara Fiore, e grazie che li hai condivisi.
RispondiEliminaRinnova la buona domenica cara amica.
Tomaso
Grazie amici, mi ha fatto piacere farvi conoscere questo poeta....
RispondiEliminaUn bellissima scelta, Fiore! Grazie!
RispondiEliminaUn abbraccio.