Naviga la nave verso nuove mete
su terre nude , spiaggia ,le profumate cale ,
estirpa germogli dalle maledette crepe
fin dove s’apre l’alba rosa .
S’apre su mari voluttuosi
ove ,ostentazioni e favole
rendono libera , l’anima mia ,
ove tu traspari ,amor frantumi .
Ma io, dirò di me :
dirò ,ch’è t’ho velata …
t’ho dipinta, tra i riverberi del sole ,
con malizia t’ho riflessa
sui cristalli dei miei vetri .
Dirò ,che il mio vanto ,per te è vita !
E i miei dubbi , son sorrisi …
sono spazi in piena luce ,
aprono gabbie , ove m’ero chiuso .
Aprono misteri di dubbio amore
oscurati da isomorfi desideri …
rubano compendi da anni incanutiti .
Dirò di me ,ch’è io sono , corteccia rude ,
sono albero dai frutti facili …
sono grappolo di nettare e te lo offro
nella botte che fa maturo il mio vino .
Ti dirò che non serve più dirti nulla !
Lascio al silenzio ogni singola parola …
ogni mio stato d’animo , ogni pensiero ;
per te che mi puoi sentire ,
col solo, battito di cuore .
Poetanarratore .
Grazie Giò per le tue liriche sempre appassionate che condividi con noi.
RispondiEliminaIntensa e stupendamente bella!
RispondiEliminaAssaporare le tue liriche, Gio', è sempre un piacere...
RispondiEliminaUn caro saluto
Ros