Finisce l’estate
finisce e va via la musica di un canto
l’amore mio si perde
e arriva il buio ,la sera di settembre,
arrivano i tempi bui e l’amarezza resta dentro
anche quel fiume non ha più misura
non ha affluenti da alimentare e si perde verso il mare…
…la vita mia scorre lenta e nel vuoto fa dimora
e come un fiore sfiora,
si inclina veloce nelle avversità dolenti
e nei concetti perde il suo profumo…
e non c’è argine da tamponare
la falla è aperta e va alla deriva ,
gente allo sbaraglio vagano insicure
e il gioco delle tre carte fa partita…
…e tra i meandri del sapere ,del potere!
la tristezza !
triste e che ci vuoi fare?
“io”…l’io …il dispero non lo trovo
mi nascondo tra i pensieri, dentro una poesia!
e tra la sabbia ci metto pure il mare
ormai lontano e mi abbandono
sprofondo e combatto per reagire
li, tu l’uscita la vita mia…
e di vivere di nuovo ,di esserci ancora
di correre libero per quella strada
incontrare te,la fortuna!
di avermi dato un frangente di un momento
l’emozione di un sogno,
di un tempo buio tutto da ridipingere
da colorare con il sangue del nostro amore…
…e l’inverno si affaccia ed è vicino
e la neve finalmente ci farà giocare
con i suoi fiocchi per dimenticare,
e lottare !
contro chi ci impone e si ostina a farci disperare
contro l’ingiustizia dei profanatori,
che rubano il pane ai lavoratori
tolgono luce al mio cuore…
e tu vita combatti ! mettici una pezza e non ti voltare
guarda con orgoglio il futuro
i nostri figli devono mangiare,
chissà che quel l’argine si può deviare
se tutti insieme gridiamo ancora:
la vita siamo noi!
“tutti insieme possiamo rifiorire”
Il poeta narratore.