sabato 24 gennaio 2015
lunedì 19 gennaio 2015
Tramonto invernale...
Il cielo bigio
col mare i suoi toni
confonde...
I vellutati riverberi
giocano con i cinerei bagliori,
danzando sulle note d'un lento valzer
e, disegnando
le ombre del crepùscolo,
barattano l'incarnato invernale
con un mellifluo risveglio,
additandone l'ineluttabile scenario
e vergando con decisi tratti
gli inconsueti intarsi...
© Rosemary3
@tutti i diritti sono riservati
Ho visto la miseria
Poemetto
Quando la miseria diventa vigliaccheria
l’anima dei puri si incatena …
Si inginocchia e prega
per aver subito le ingiurie dallo schifo .
Ho visto le lacrime diventare pietra !
Le gocce d’acqua scivolare sulla neve ,
sulla terra arida l’ignominia dilagare ;
una disumanità di solo tornaconto .
Oh cielo dei beati stolti !
Guarisci me da questa piaga ,
fa che nel regno dei morti viva ;
nelle notti frivole ,
abbia il cuore da buffone .
Tu misera donna che l’amore elogi !
Il poco di buono in te resta ,
regali le ricche delusioni ;
ai poveri creduli ,
finché sei bella ,
finché lo puoi .
Ho visto la miseria su tanti volti !
Abortire la poca fede …
dare in pasto il peccato veniale
al misero che mendica amore .
Ricordo la fanciullezza spensierata e gaia !
la indossai con orgoglio ,
ero pieno di gloria e vita ;
ero un giovane pieno di fiducia .
Tutto si è perso nel nulla !
Tutto è apparenza …
mai nessuno ne capirà il senso
di ciò che siamo , lo rinneghiamo .
Ho visto il vile diventare onesto ,
il ladro diventare giustiziere ,
l’amante confessarsi al confessionale
con disinvoltura farsi il segno della croce .
Oh ,tu pietà d’ogni gesto e credo ,
tu sole che nelle ombre vivi ,
dai luce perpetua al focolare ;
all’amara realtà che si finge vera .
Ho visto volare i miei anni !
Come in un film di sole due ore ,
passarmi davanti la fretta dei giorni :
senza accorgermi dell’artefatto mondo .
Poetanarratore .
sabato 17 gennaio 2015
Fuochi di S. Antonio
Antonia Pozzi (Milano, 13 febbraio 1912 – Milano, 3 dicembre 1938) è stata una poetessa italiana.
Fuochi di S. Antonio
Fiamme nella sera del mio nome
sento ardere in riva
a un mare oscuro –
e lungo i porti divampare roghi
di vecchie cose,
d'alghe
e di barche
naufragate.
E in me nulla che possa
esser arso,
ma ogni ora di mia vita
ancora – con il suo peso indistruttibile
presente –
nel cuore spento della notte
mi segue.
Da Parole di Antonia Pozzi
17 gennaio 1935
Grazie Olga per avermi fatto scoprire questa poetessa in questa giornata dedicata a S. Antonio Abate
Fuochi di S. Antonio
Fiamme nella sera del mio nome
sento ardere in riva
a un mare oscuro –
e lungo i porti divampare roghi
di vecchie cose,
d'alghe
e di barche
naufragate.
E in me nulla che possa
esser arso,
ma ogni ora di mia vita
ancora – con il suo peso indistruttibile
presente –
nel cuore spento della notte
mi segue.
Da Parole di Antonia Pozzi
17 gennaio 1935
Grazie Olga per avermi fatto scoprire questa poetessa in questa giornata dedicata a S. Antonio Abate
giovedì 15 gennaio 2015
✿ Citazione ✿
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/amore/frase-161215?f=w:4274>"L'amore"... Io conosco soltanto le emozioni e le passioni, disturbi passeggeri. L'amore non esiste, come non esiste questo posto". Nel silenzio del cuore echeggiò di nuovo la Voce Che Parlava Dentro." Hai smesso di credere. Sì hai smesso di credere a quello che non riesci più a vedere. Ma la realtà non si percepisce solo con i sensi e con la mente. "
domenica 11 gennaio 2015
♥ VENTO ♥
Affido al vento segreti
sogni ed emozioni .
Leggeri
come ali di farfalle
si librano nel terso cielo ,
Vento …
fa che sopravvivano
alla vita .
© Rachele L .
venerdì 9 gennaio 2015
Domande
É li,
e aspetti impaziente, il momento che fugge
ancora prima di arrivare é già lontano,
senza poterlo gustare con la giusta calma
fragranza, dell'istantaneo attimo che é già ieri e
incredulo, ma come nulla fosse successo, guardi già al domani
senza fermati sulla soglia dell'oggi,
oggi, frutto di combinazioni e di ieri
troppo indaffarato per apprezzare quel poco di buono
forse di quel nuovo detto da tempo,
amore che non sai e non vuoi dare, e poi
indifferente passi oltre
come se ieri e oggi non ci fossero stati
senza guardare la luce dell'alba del nuovo giorno... e
per te, tutto così automatico
forse, non c'é e non chiedi perché ...
F. Millul (30.12.14)
Questa poesia mi è stata inviata da un amico e la ospito volentieri in questo blog.
Spero piaccia anche a voi così come è piaciuta a me.
e aspetti impaziente, il momento che fugge
ancora prima di arrivare é già lontano,
senza poterlo gustare con la giusta calma
fragranza, dell'istantaneo attimo che é già ieri e
incredulo, ma come nulla fosse successo, guardi già al domani
senza fermati sulla soglia dell'oggi,
oggi, frutto di combinazioni e di ieri
troppo indaffarato per apprezzare quel poco di buono
forse di quel nuovo detto da tempo,
amore che non sai e non vuoi dare, e poi
indifferente passi oltre
come se ieri e oggi non ci fossero stati
senza guardare la luce dell'alba del nuovo giorno... e
per te, tutto così automatico
forse, non c'é e non chiedi perché ...
F. Millul (30.12.14)
Questa poesia mi è stata inviata da un amico e la ospito volentieri in questo blog.
Spero piaccia anche a voi così come è piaciuta a me.
lunedì 5 gennaio 2015
Arriva la Befana !
Fate nanna, piccolini,
nei lettini
bianchi e belli come panna;
fate nanna!
Dal castello delle fate,
ch’ è lassù, lontan lontano
fra le nevi immacolate,
al camino vien, pian piano
la Befana, ricca e buona,
che vi dona
cavallucci, bamboline
e balocchi senza fine.
Glieli porta l’ asinello,
forte e bello,
che le orecchie ha lunghe assai:
se vi sente, o bimbi, guai!
Fate nanna, piccolini,
nei lettini
bianchi e belli come panna;
fate nanna!
(filastrocca e gif dal web)
Iscriviti a:
Post (Atom)