…e in punta di piedi entro in te ,e in punta di piedi me ne vado
vado via delicatamente ,per non farti sentire sola ,
viaggiare nelle tante avventure col la fantasia
a mille allora nello spazio siderale, nella deleteria vita ,
vedere poi il sole del mattino, il profumo dell’estate si avvicina
e l’orchidea bianca che un giorno su quel lago ti portai…
…e ci credo ,ci credevo !ora non più ,e ci penso ancora ,oh come ci penso!
a quel romanticismo puro, è solo stato incoscienza ,
e butto tutto a mare ,in un bidone della spazzatura
questa maschera ,non mi da amore,non serve più! non la voglio usare,
nessuno la sa raccogliere ,leggere il volto di un vero innamorato
usare la purezza ,con chi non sa neppure cosa sia,
e poi vai sotto una doccia ,vai a lavarti, ti purifichi l’impuro
la vergogna dell’inganno che hai avuto ,da un passato che ti ha tradito
ora lo vuoi far pagare a uno emerito sconosciuto…
…ed eri lì ! pronta a prendermi per mano
non mi accorgevo ,e veleno mi iniettavi ,
e mi chiedo il perché ti nascondi dietro a un muro?
una parete vuota fatta di cartone ,strizzi il cervello e fuggi!e fingi,
fuggi dall’angoscia ,dal tormento che hai vicino
lì…non hai più scampo,la luce ti abbaglia e non vedi,
ma ti prego ,vai lungo quella passeggiata,vai!
metti i tacchi a spillo , inciampa e poi ti chini
mostra il tuo fondo schiena , e qualche fischio ti fa sentire viva…
…e ancora…ci provi col primo che ti capita
sempre in primo piano vuoi apparire, a mostrare quello che non sei,
ma dove vai? dove vai tutta sola?fermati!
sei smarrita e ti affanni ,ti affacci alla finestra per non morire,
credi di essere bella ,sincera ,e pinocchio ti sorride
per dei trascorsi duramente combattuti ,ora tu le paghi a caro prezzo
infanghi la tua stessa anima,lasciandone la scia…
…povera, povera creatura ,quanta pena che mi fai
il Dio in celo ti darà perdono ,su questa terra ancora non esisti,
l’impossibile te lo vai a cercare ,in prospettiva è solo una chimera
la scelta di un uomo per te è molto vasta,ti guardi intorno e non resisti,
ti tradiscono gli anni e ti devi accontentare, della miseria che ora trovi
forse un infelice come me ti da ascolto , e sei la prima a essermi delusa…
…in punta di piedi ,vado via ,senza fare rumore e scompaio
vado nei deserti ,a smarrire l’anima mia, a spellare, carne andata a male,
e dal male odore vomito schifezza, e forse qualche oasi mi darà da bere
un miraggio di una fanciulla pura , all’orizzonte mi farà compagnia,
e in punta di piedi esco da quella porta ,da questa amara esperienza
e vorrei entrare in te femmina sincera ?col sincero amore,
al tuo ,non ci credo ancora..
il poeta narratore.