Il logoro giorno
cede la luce alla tetra notte.
Barbagli dalle calde sfumature
riflettono l’incantevole volta
che, impallidendo, scolora…
Commenta l’universo, impudente,
addormentato su giacigli polverosi,
ed impugna
l’inarrestabile languire del giorno
che, licenzioso,
sonnecchia lontano
da sguardi ammiccanti…
Impalpabili creature
popolano il regno dei sogni
dove tutto è realizzabile
con ingombranti meraviglie!
Inafferrabile, emigra,
divaricando con disinvoltura,
gli avanzi del giorno appena trascorso…
domenica 9 agosto 2009
Tramonto...
mercoledì 5 agosto 2009
La mia valigia
nei viaggi per le strade del mondo,
la mia antica valigia e gli occhiali da sole.
Vorrei lasciarli lì, in una piccola stazione di un posto
lontanissimo, abbandonata tra i binari di un treno di un altro tempo.
Vi trovereste, aprendola, lacrime e poesie,
parole nel cuore... parole nella testa.
Ancora,
cogliereste canzoni passate,
sorrisi e pianti, solitudini e rabbia.
E poi questa invadente nostalgia che si mescola ai ricordi e che,
insieme al dolore di perdite ancora sanguinanti,
mi impedisce di spiccare il volo oltre il mare infinito.
Certe sere la mia valigia è troppo pesante,
certe notti è troppo piena, e mi toglie la luce della luna,
il luccichio delle stelle, il canto delle cicale nelle sere d
Per portarla devo lasciarla, per lasciarla devo aprirla,
per aprirla devo piangere ancora.
Ma non sono stanco di piangere: non lo sarò mai!
Vorrei accendere questa notte stellata di primavere
e danzare fino al mattino, a piedi nudi nella sabbia,
vorrei abbracciarti e sussurrarti parole d
cantando la gioia del mio cuore,
vorrei alleggerire il mio cuore di ogni paura,
salire sulla collina e galoppare fino al tramonto,
fino all
con la forza e il tremito dei miei pensieri e del mio cuore.
Vorrei...
Vorrei poggiare il capo sul tuo braccio
e raccontarti tutte le favole della mia vita.
Dovrei...
Si... forse, dovrei appoggiare la mia valigia lì,
in quell
Un giorno,
i sogni e i dolori che la riempiono,
la felicità dei sorrisi e la rabbia del pianto
saranno solo brevi racconti di una vita piena e sincera:
la vita che porto dentro al mio cuore.
Salvatore Ferrara.
martedì 4 agosto 2009
Lanfora imperfetta
Ogni giorno, un contadino portava l’acqua dalla sorgente al villaggio in due grosse anfore che legava sulla groppa dell’asino, che gli trotterellava accanto.
Una delle anfore, vecchia e piena di fessure, durante il viaggio, perdeva acqua.
L’altra, nuova e perfetta, conservava tutto il contenuto senza perderne una goccia.
L’anfora vecchia e screpolata si sentiva umiliata e inutile, tanto più che l’anfora nuova non perdeva l’occasione di far notare la sua perfezione : “Non perdo neanche una stilla d’acqua, io”.
Un mattino, la vecchia anfora si confidò con il padrone : “Lo sai, sono cosciente dei miei limiti. Sprechi tempo, fatica e soldi per colpa mia. Quando arriviamo al villaggio io sono mezza vuota. Perdona la mia debolezza e le mie ferite”.
Il giorno dopo, durante il viaggio, il padrone si rivolse all’anfora screpolata e le disse : “Guarda il bordo della strada”.
“E’ bellissimo, pieno di fiori”.
“Solo grazie a te” disse il padrone. “Sei tu che ogni giorno innaffi il bordo della strada. Io ho comperato un pacchetto di semi di fiori e li ho seminati lungo la strada, e senza saperlo e senza volerlo, tu li innaffi ogni giorno”.
Siamo tutti pieni di ferite e screpolature, ma se vogliamo, Dio sa fare meraviglie con le nostre imperfezioni.
di Bruno Ferrero
lunedì 3 agosto 2009
Petunia rossa
domenica 2 agosto 2009
...prendimi adesso !
sabato 1 agosto 2009
Estate
Immagine tratta dal Web.
Godere l
nel verde passeggiare
infrangere le onde
col corpo, in mezzo al mare.
Restare in solitudine
col grido del gabbiano
che ti sfiora con le ali
e poi se ne va, lontano.
Poter salirgli in groppa
leggera volteggiare
senza peso, nè corpo
sull
Spruzzata dai marosi
col salmastro sul viso
guardar dall
Lassù,
dal Paradiso.
Scritto da Marilicia - senza data.
Come un gabbiano
vorrei sorvolare il mare
ergermi sopra le onde
poi improvvisamente
dirigermi verso le sue acque blu
per poi ancora risalire lassù
verso il cielo azzurro
e confondermi tra aria e acqua
tra i colori dell
fluttuo leggera...sono contenta...
pensiero di stasera riguardando le foto Ischia 2007
venerdì 31 luglio 2009
Ed è malinconia...
Ed è malinconia
quando scende
la silente notte
e scandisce lentamente
le rubate note...
Una luna di carta
intona
l
e
riflette
sulle sinuose onde
i suoi argentei raggi...
Silenti momenti
evocano,
con bendati occhi,
le sbiadite immagini
d
Ingombre emozioni
che tu,
come allor,
ancora riaccendi
nelle affollate sensazioni
ed io,
ascoltando il cuore,
piango...
Vana attesa
d
martedì 28 luglio 2009
Lei mi segue ovunque
in silenzio,
discreta,
senza farsi notare.
Ogni tanto mi sembra
di sentirne il respiro
dietro ai miei passi.
Non serve correre
o rifugiarsi
o andare chissà dove.
Perchè lei ci sarà sempre.
Perchè lei mi segue ovunque io vada.
Non riesco ad allontanarla da me
e questo non lo riesco a sopportare,
mi ossessiona.
Io sono l
Sono l
Ma forse una soluzione c
non cadrò nelle sue braccia,
non sarò il suo burattino.
Ormai ho deciso.
Sarà il mio coltello
a farmi fuggire da lei...
Per sempre...
poesia di Valter Giraudo tratta dal suo libro "Parto di sangue" - foto di Gattaca tratta dal suo sito su DeviantArt
Grazie per la gentile concessione