lunedì 19 aprile 2010

Mi avvolgo di ombre




                                                                                    Foto dal Web



Entra a fiotti il sole nella piccola stanza.
Attraverso i vetri e la tenda a rete
disegna un quaderno  a quadretti
sulla bianca parete.

Vorrei trasferire tutti i miei pensieri
su quella pagina, per renderli eterni,
ma basterebbe una piccola nube
per oscurare il sole
e cancellare ogni  cosa.

Così,
chiudo gli occhi
e mi avvolgo di ombre.


(Marilicia)




 

Ricordi...

Dalla caraffa dei ricordi
verso linfa nel calice debbrezza,
assaporando lestasi dun attimo...
Pillole di effimera dolcezza
carezzano sogni damara follia.
Ammiccano a screziate ombre
palpiti di gioia e,
sciolte le rime al vento,
un fioco amore canto
alle eteree lusinghe...

domenica 18 aprile 2010

William Shakespeare


La ricchezza del mio cuore è infinita come il mare,
così profondo il mio amore:
più te ne do, piu ne ho, perchè entrambi sono infiniti.


William Shakespeare


mercoledì 14 aprile 2010

Lacrima


(immagine dal web)


Eccola...
la sento, si forma,
esce ed inizia lenta
la sua discesa
tracciando un umido solco:
ora si sofferma,
poi prosegue la sua corsa
ed arriva allangolo
delle mie labbra...
con la lingua la tocco:
sa di salato,
come una goccia di mare.

domenica 11 aprile 2010

... le terre morte .

… le terre morte .

… passano gli anni e gli umili chiedono consensi
cercano tra le terre morte uno spiraglio per morire,
ed io camminai con passi indecisi

nell’inferno tra i dannati ...

… sfiorai la dannazione d’esser preso e sacrificato
messo tra le braci ardenti nel covo dei perduti ,
la fede mi salvò e una preghiera fu la strada
per sempre ho creduto a ricominciare una nuova vita …

… ora la terra dei morti risorge rigogliosa
l’amore ,quello sfiduciato si affaccia a me vestito ,
tempo che si placa raccoglie briciole e su pelle poi si muta
riprendo l’autostima e semino grano già maturo …

… nasce così l’amore per una fanciulla che mi vuole bene
disegna geometrici scenari in alberi fioriti ,
intriga l’anima mia che in simbiosi si tramuta
si unifica alla sua in un solo grido …

… le terre morte son fertili e tra gli orti le viole
colori che fanno fantasie in un quadro di un pittore vive ,
dipinge nature morte per sognare
per far rivivere una amata che da tempo fu lasciato …

… ed io tra i maestosi olivi benedico il giorno
l’ora in cui tu ci sei …
tra le palpebre stanche non voglio più dormire ,
conoscere ogni istante del tuo amore
la gioia , per te l’innamorato …

Poetanarratore.

 

... le terre morte .

… le terre morte .

… passano gli anni e gli umili chiedono consensi
cercano tra le terre morte uno spiraglio per morire,
ed io camminai con passi indecisi

nell’inferno tra i dannati ...

… sfiorai la dannazione d’esser preso e sacrificato
messo tra le braci ardenti nel covo dei perduti ,
la fede mi salvò e una preghiera fu la strada
per sempre ho creduto a ricominciare una nuova vita …

… ora la terra dei morti risorge rigogliosa
l’amore ,quello sfiduciato si affaccia a me vestito ,
tempo che si placa raccoglie briciole e su pelle poi si muta
riprendo l’autostima e semino grano già maturo …

… nasce così l’amore per una fanciulla che mi vuole bene
disegna geometrici scenari in alberi fioriti ,
intriga l’anima mia che in simbiosi si tramuta
si unifica alla sua in un solo grido …

… le terre morte son fertili e tra gli orti le viole
colori che fanno fantasie in un quadro di un pittore vive ,
dipinge nature morte per sognare
per far rivivere una amata che da tempo fu lasciato …

… ed io tra i maestosi olivi benedico il giorno
l’ora in cui tu ci sei …
tra le palpebre stanche non voglio più dormire ,
conoscere ogni istante del tuo amore
la gioia , per te l’innamorato …

Poetanarratore.

 

sabato 10 aprile 2010

giovedì 8 aprile 2010

La morte

.... e giunge inattesa
in una serata di primavera
come una folata di vento
quando meno te lo aspetti
passa e ti coglie impreparata
con il maglione consumato
i pantaloni comodi
le ciabatte ai piedi
gli occhiali lì vicino
ma tu non l'hai vista entrare
non ha bussato alla tua porta
che avevi lasciata aperta
quasi l'aspettassi
come un ospite
come un'amica
ti ha presa
e ti ha portata via....fiori e scorci 033
poesia e foto dedicate a Jose


mercoledì 7 aprile 2010

Canto per usare lattesa


dal Web



Canto per usare l'attesa,
allacciarmi la cuffia
serrare la porta di casa
altro da fare non ho

finchè non s'avvicina  il passo
di Lui
viaggiamo verso il giorno
l'uno dell'altro contando come s'è
cantato
per tener fuori il buio.


(Emily Dickinson)