(4 mani)
Luna,
che scruti le sfumature delle nubi,
appoggia l’arpa del tuo sentire
sui due cuori gitani.
Rimuovi le foglie della notte
ascoltando un notturno canto e,
sfiorando i passi del mistero,
appoggia l’orecchio sui tappeti
solcati d’ingannevoli mire.
Traspira i silenzi degli sguardi
che furtivi rubano l’incanto della notte e
gli attimi in cui i brividi diventano perle luccicanti…
Luna,
soffice carezza delle stelle,
piuma invisibile che sussurri all’anima,
canta una nenia alle notturne creature e,
spettinando i loro pensieri
agita i sogni degli amanti inquieti,
percorri i baci di labbra appena umide,
stendi la tua generosa coltre
sui loro sospiri e soavemente bacia
i liberi conturbanti raggi…
Rosemary & poetasiciliano