sabato 31 marzo 2012

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LA DIFFERENZA TRA CANI E GATTI


Un cane pensa: "Ehi, queste persone con cui vivo mi danno da mangiare,
 mi vogliono bene, mi danno un rifugio caldo ed asciutto, 
mi coccolano, e si prendono cura di me...
Devono essere degli dèi!".

Un gatto pensa: "Ehi, queste persone con cui vivo mi danno da mangiare, 
mi vogliono bene, mi danno un rifugio caldo ed asciutto,
 mi coccolano, e si prendono cura di me... Devo essere un dio!".







venerdì 30 marzo 2012

*** VORREI ***
Vorrei  esser  neve
per  sciogliermi
come  acqua cristallina
imperlare

il  tuo    volto
Vorrei  esser  neve
 sciogliermi
 in una  goccia
per  dissetare
le  tue  calde  labbra.
Vorrei  esser  l’oblio

per  posarmi
sul   tuo  corpo
  fremente.
E  poi …
 dire  agli  Angeli:

anche sulla terra
" Esiste  il  PARADISO ".
                                  ©    Versi   by   RAKEL
14 Maggio 2006            

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Il volo più alto




Volò il gabbiano smarrito sul mare

si posò impaurito sull’incosciente mistero ,

distratto si ferì e cadde al suolo

spezzò le sue ali di vento per non volare.


Tu mi hai donato i giorni più belli!

Momenti in cui l’esuberanza accresceva l’impazienza,

aprivi a me il tacito consenso il sublime appiglio

di salvezza la sorgente mi sfamavi col pane degli umani.


Fu il volo più alto che feci nell’era dell’amore

concerti di musica addobbavano i flussi ancestrali,

l’unisono si sentiva da lontano

era l’eco che guidava il nostro amore.


Patetico io sono e rimembro stoltezze d’un passato :

mi imbevo d’acqua santa trascinandomi nell’ignoto,

fuggo sperando che si ripeta il grande sogno

rievoco il senso che può,deve avere.


Non c’è luogo su questa terra che possa rendermi felice :

tutto resta torbido se non ci sei

l’abisso profondo dimora nella squallida fontana

basterebbe che tu tornassi come prima.


… e da lassù ,oltre le cime della bianca luna

lassù ove ogni splendore abbaglia l’angoscia disperata,

la vita diventa un’ora d’amore

un’erba che sana ogni ferita.


Poetanarratore.

giovedì 29 marzo 2012

Stigmate

-pubblicata su splinder lunedì, 20 dicembre 2004-


Il Desiderio di te è crampo al ventre,
stigmate
sull’anima mia soffocata,
è brivido, è osso scarnificato,
è nucleo di un fuoco e fragore di un tuono.

Ho sognato
le tue risa e le tue parole,
il timbro della sua voce.
Ho sognato
il calore delle sue mani.
il profumo delle tue labbra,
i nostri respiri un respiro solo.

Ho sognato
le nostre ombre congiunte,
il fallo cercare nei tuoi spiragli
più celati, per poter
entrare
ed uscire,
desiderare ed avere.
Attrito ed inerzia,
e finire in madidi abbracci.

E poi non trovare mai le parole,
sembra un gioco, un tiro di dadi,
a volte una partita a scacchi.
E non trovo mai le parole
per sfuggire dalla gaia leggerezza
e dal silenzio vacuo
privo di te,
e dove cerchi l’ordine trovi il disordine.

E non trovo mai le parole
per sfuggire all’acida gelosia,
che corrode e buca lo stomaco,
delle tue storie passate, cose andate,
mille amori finiti. Presenti.

Sono foglia inaridita trascinata
dal vento gelido per i vicoli
deserti dei tuoi ricordi.
Vapore e nebbia,
un angolo morto e polveroso
della tua memoria.

 



Nessuna donna viene abbandonata senza ragione. È un assioma scritto in fondo al cuore di ogni donna; di qui il furore delle abbandonate.
Honoré de Balzac




Le parole…

Le parole

Elan – Pensieri e Ricordi