giovedì 29 marzo 2012

Stigmate

-pubblicata su splinder lunedì, 20 dicembre 2004-


Il Desiderio di te è crampo al ventre,
stigmate
sull’anima mia soffocata,
è brivido, è osso scarnificato,
è nucleo di un fuoco e fragore di un tuono.

Ho sognato
le tue risa e le tue parole,
il timbro della sua voce.
Ho sognato
il calore delle sue mani.
il profumo delle tue labbra,
i nostri respiri un respiro solo.

Ho sognato
le nostre ombre congiunte,
il fallo cercare nei tuoi spiragli
più celati, per poter
entrare
ed uscire,
desiderare ed avere.
Attrito ed inerzia,
e finire in madidi abbracci.

E poi non trovare mai le parole,
sembra un gioco, un tiro di dadi,
a volte una partita a scacchi.
E non trovo mai le parole
per sfuggire dalla gaia leggerezza
e dal silenzio vacuo
privo di te,
e dove cerchi l’ordine trovi il disordine.

E non trovo mai le parole
per sfuggire all’acida gelosia,
che corrode e buca lo stomaco,
delle tue storie passate, cose andate,
mille amori finiti. Presenti.

Sono foglia inaridita trascinata
dal vento gelido per i vicoli
deserti dei tuoi ricordi.
Vapore e nebbia,
un angolo morto e polveroso
della tua memoria.

5 commenti:

  1. Le pene d'amore ed i ricordi sanno fare molto male... bella ed intensa questa poesia di splinderiana memoria....

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  2. Complimenti. Versi belli e toccanti.

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  3. Mi sono soffermata sull'ultima strofa,
    Dove il dolore e l'amarezza sono tangibili.
    Ciao Rakel

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  4. L'amore lascia tracce e sofferenze indelebili. L'hai scritta bene e si sente la sofferenza nelle parole. Ciao

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  5. Una chiusa che non concede scampo a spiragli di speranza...
    Versi tremendamente belli...
    Ros

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