domenica 1 aprile 2012
sabato 31 marzo 2012
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LA DIFFERENZA TRA CANI E GATTI
Un cane pensa: "Ehi, queste persone con cui vivo mi danno da mangiare,
mi vogliono bene, mi danno un rifugio caldo ed asciutto,
mi coccolano, e si prendono cura di me...
Devono essere degli dèi!".
Un gatto pensa: "Ehi, queste persone con cui vivo mi danno da mangiare,
Devono essere degli dèi!".
Un gatto pensa: "Ehi, queste persone con cui vivo mi danno da mangiare,
mi vogliono bene, mi danno un rifugio caldo ed asciutto,
mi coccolano, e si prendono cura di me... Devo essere un dio!".
venerdì 30 marzo 2012
*** VORREI ***
Vorrei esser neve
per sciogliermi
come acqua cristallina
imperlare
il tuo voltoVorrei esser neve
sciogliermi
in una goccia
per dissetare
le tue calde labbra.
Vorrei esser l’oblio
per posarmi sul tuo corpo
fremente.E poi …
dire agli Angeli:
anche sulla terra
" Esiste il PARADISO ". © Versi by RAKEL
14 Maggio 2006
.♥.••.♥ .♥.••.♥
per sciogliermi
come acqua cristallina
imperlare
il tuo voltoVorrei esser neve
sciogliermi
in una goccia
per dissetare
le tue calde labbra.
Vorrei esser l’oblio
per posarmi sul tuo corpo
fremente.E poi …
dire agli Angeli:
anche sulla terra
" Esiste il PARADISO ".
14 Maggio 2006
.♥.••.♥ .♥.••.♥
Il volo più alto
Volò il gabbiano smarrito sul mare
si posò impaurito sull’incosciente mistero ,
distratto si ferì e cadde al suolo
spezzò le sue ali di vento per non volare.
Tu mi hai donato i giorni più belli!
Momenti in cui l’esuberanza accresceva l’impazienza,
aprivi a me il tacito consenso il sublime appiglio
di salvezza la sorgente mi sfamavi col pane degli umani.
Fu il volo più alto che feci nell’era dell’amore
concerti di musica addobbavano i flussi ancestrali,
l’unisono si sentiva da lontano
era l’eco che guidava il nostro amore.
Patetico io sono e rimembro stoltezze d’un passato :
mi imbevo d’acqua santa trascinandomi nell’ignoto,
fuggo sperando che si ripeta il grande sogno
rievoco il senso che può,deve avere.
Non c’è luogo su questa terra che possa rendermi felice :
tutto resta torbido se non ci sei
l’abisso profondo dimora nella squallida fontana
basterebbe che tu tornassi come prima.
… e da lassù ,oltre le cime della bianca luna
lassù ove ogni splendore abbaglia l’angoscia disperata,
la vita diventa un’ora d’amore
un’erba che sana ogni ferita.
Poetanarratore.
giovedì 29 marzo 2012
Stigmate
-pubblicata su splinder lunedì, 20 dicembre 2004-
Ho sognato
le nostre ombre congiunte,
il fallo cercare nei tuoi spiragli
più celati, per poter
entrare
ed uscire,
desiderare ed avere.
Attrito ed inerzia,
e finire in madidi abbracci.
E non trovo mai le parole
per sfuggire all’acida gelosia,
che corrode e buca lo stomaco,
delle tue storie passate, cose andate,
mille amori finiti. Presenti.
Il Desiderio di te è crampo al ventre,
stigmate
sull’anima mia soffocata,
è brivido, è osso scarnificato,
è nucleo di un fuoco e fragore di un tuono.
stigmate
sull’anima mia soffocata,
è brivido, è osso scarnificato,
è nucleo di un fuoco e fragore di un tuono.
Ho sognato
le tue risa e le tue parole,
il timbro della sua voce.
Ho sognato
il calore delle sue mani.
il profumo delle tue labbra,
i nostri respiri un respiro solo.
le tue risa e le tue parole,
il timbro della sua voce.
Ho sognato
il calore delle sue mani.
il profumo delle tue labbra,
i nostri respiri un respiro solo.
Ho sognato
le nostre ombre congiunte,
il fallo cercare nei tuoi spiragli
più celati, per poter
entrare
ed uscire,
desiderare ed avere.
Attrito ed inerzia,
e finire in madidi abbracci.
E poi non trovare mai le parole,
sembra un gioco, un tiro di dadi,
a volte una partita a scacchi.
E non trovo mai le parole
per sfuggire dalla gaia leggerezza
e dal silenzio vacuo
privo di te,
e dove cerchi l’ordine trovi il disordine.
sembra un gioco, un tiro di dadi,
a volte una partita a scacchi.
E non trovo mai le parole
per sfuggire dalla gaia leggerezza
e dal silenzio vacuo
privo di te,
e dove cerchi l’ordine trovi il disordine.
E non trovo mai le parole
per sfuggire all’acida gelosia,
che corrode e buca lo stomaco,
delle tue storie passate, cose andate,
mille amori finiti. Presenti.
Sono foglia inaridita trascinata
dal vento gelido per i vicoli
deserti dei tuoi ricordi.
Vapore e nebbia,
un angolo morto e polveroso
della tua memoria.
dal vento gelido per i vicoli
deserti dei tuoi ricordi.
Vapore e nebbia,
un angolo morto e polveroso
della tua memoria.
mercoledì 28 marzo 2012
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