lunedì 27 ottobre 2014

E c'è ancora vita


Stringo a me evanescenze
sul mio cuore spaventato le depongo ,
le mie dita sulle tue labbra sfioro
nell’unisono le armonizzo ,
la cui vibrazione si diffonde ;
cancello nel nostro spazio tempo
i nostri trascorsi pianti …
Cancello la reminiscenza che con te ebbi ;
con te segno la cicatrice che mai si cicatrizza .
… e c’è ancora vita !
Al di là dell’universo una strada ,
tra i prati e i fiumi il sospiro dell’incanto
sotto la pioggia tra l’immenso ;
nella speranza di rivederti ancora …
Si, c’è un Dio in ognuno di noi !
Ci guarda , ci ciba con la sua natura ,
ci dà un fiore da cogliere ,da curare ;
l’emozione di innamorarsi ancora ;
di rubare quel poco che ci resta …

Si; c’è !
Si , la vogliamo ,la desideriamo questa forza
nel torpore perderci ,
nei sensi dell’amore lasciarci andare ,
nelle attese sospirate ,
in un messaggio tanto atteso.
Ti prego sogno folle ,
ascolta con me la voce del mare …
c’è ancora vita !
La tua ,la mia, è infinita.

Poetanarratore.

venerdì 17 ottobre 2014




 ♥  ALBA  ♥ 
Il tuo perlaceo colore
accoglie il nuovo mattino
come antiche armonie
danza
nella magia  del creato.

Tutto è armonia
L’immutabile fascino
ferma i pensieri
sfiora  i giardini
dell’anima
allontana
ogni turbamento
indorando ogni sospiro .

In questo giuoco di colori
ognun un canto
leva ,

germoglia la vita .

© Rachele  L .

giovedì 2 ottobre 2014

Sorella di dolore



efpfanfic.net

Viso di cera
avaro di sorrisi
vago lo sguardo
rincorre i suoi pensieri
bellezza astratta
che non comunica calore
spenta ogni traccia
di vitalità. 

Ti guardo triste
e vorrei parlarti
chiederti cosa
ti dà tanto dolore
poi penso che
 potresti non gradire
per te
sono
una sconosciuta.

Io invece ti sento amica
mi è nota
quell'espressione di tormento
l'ho vista tante volte
sul mio viso
sorella ti dolore
io ti sento.

Marilicia 05/08/2014

domenica 28 settembre 2014

lunedì 22 settembre 2014

Vivo quando ci sei


Come zagare al vento il tuo volto spandi ,
in puri palpiti il sentimento vola ,
vola nel sonoro tempio …
Ov’io incontro gli innocenti tonfi.
Si, sei tu la musa !
E non posso immaginarti nuvola ,
o pioggia , o fantasma …
Tu esisti ed io ti vedo .
Vivo quando ci sei !
Ti sento sai …
Dentro me ,dentro te ,
già tuonano gli ormoni ,
bizzarri impazziscono
al pensiero di un bacio .
Io che vivo solo quando ci sei
è una sensazione unica !
È come essere trascinati in volo ,
infondermi nell’immutabile bagliore ;
tra sospiri ti rivelo i miei segreti .
Tu la frontiera invalicabile !
Di seta vesti la fresca rosa ,
vieni in me nell’alba scura ;
appari radiosa e piena di vittoria .
Porti con te la tenue corolla ,
ove proteggi il buio dall’inverno :
mi dai luce e mai potrai toccarmi .
Vivo quando ci sei …
È come vederti da vicino ,
rincorrerti come fanno i bambini ;
sotto un manto di stelle ,
al chiaro della luna .

Poetanarratore .

domenica 21 settembre 2014

 
♥  Cari Amici , ♥ 

con questo  piccolo dono
Vi auguro una serena Domenica,
Buon inizio settimana.

A prestissimo , un abbraccio

  by  Rakel

domenica 14 settembre 2014

Celàto sogno...


 Celàto sogno
che dietro una siepe
il mio “io”
maschera
e nell’immenso vuoto vaga…

Sepolte magìe
che narrano
di chimere errànti,
consacrate nel tempio delle ore…

Il tèmpo illanguidisce
la speme che pian piano
scolora…


© Rosemary3 

@tutti i diritti sono riservati

mercoledì 10 settembre 2014

♥ Miramare ♥



Una triste, romantica fiaba vera di pietra...


MIRAMAR

Giosuè Carducci

O Miramare, a le tue bianche torri
 attediate per lo ciel piovorno
 fosche con volo di sinistri augelli
 vengon le nubi. 
 Miramare, contro i tuoi graniti
 grige dal torvo pelago salendo
 con un rimbrotto d'anime uggiose
 battono l'onde. 
 Meste ne l'ombra de le nubi a' golfi
 stanno guardando le città turrite,
 Muggia e Pirano ed Egida e Parenzo,
 gemme del mare; 
 e tutte il mare spinge le mugghianti
 collere a questo bastion di scogli
 onde t'affacci a le due viste d'Adria,
 rocca d'Absburgo;
 e tona il cielo a Nabresina lungo
 la ferrugigna costa, e di baleni
 Trieste in fondo coronata il capo 
 leva tra' nembi. 
 Deh come tutto sorridea quel dolce
 mattin d'aprile, quando usciva il biondo 
 imperatore, con la bella donna,
 a navigare! 
 A lui dal volto placida raggiava
 la maschia possa de l'impero: l'occhio
 de la sua donna cerulo e superbo 
 iva su 'l mare. 
 Addio, castello pe' felici giorni
 nido d'amore costruito in vano!
 Altra su gli ermi oceani rapisce
 aura gli sposi.