sabato 14 marzo 2009

....cenere.

CIMG0478poetanarratore

 

                                 

 
…arde il tizzone, alimenta tempo
dal camino  il calore non più si sente,
brucia i decenni,
 di un amore non più presente…
 
…arde il ceppo, che la notte attende
un uomo arranca, il suo anno mesto,
anno in cui un sordo ,non ha voluto udire:
capirne il vero senso,la vera occasione…
 
…arde la vita,a me ora sconosciuta
senza di te ,non ha più una strada, 
e fugge,lì rapita
nella mente mia   ti sei nascosta,
covi l’inganno, l’inutile resa
 contro chi ti ha dato l’invito in una chiesa …
 
Cenere
è tutta cenere:
il nostro corpo, la sedia dove siedo
il tavolo do mangio ,il letto  dove dormo ,
 solo la mia anima rimane , ti chiama,
implora l’ultimo accenno
poi tutto finisce e nessuno se ne accorge…
 
…lontano è ormai il  pensiero
a costruir domani,
farne cose utili?
saperne,  che è già  la fine…

Siamo cenere,
concime per fiorire vita!
per i nuovi nascituri...

 
il poeta narratore.
***
con affetto Gio...

5 commenti:

  1. Poesia un pò triste,ma molto bella e sentita.

    Complimenti

    Adriana

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  2. noto amarezza....o sbaglio? grazie del tuo passaggio Gio' sempre gradito...

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  3. La poesia è triste ma la chiusa lo è ancor di più!..

    Sai Gio, anch'io la uso spesso la parola cenere nei miei ghiribizzi, però non mi piace: mi rattrista.

    Vista l'ora, non posso che augurarti un buon mattino.

    Marilicia.

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  4. Bella poesia ma molto triste ma reale.

    Ciao

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