(di Dacia Maraini)
“Le poesie delle donne sono spesso
piatte, ingenue, realistiche e ossessive”,
mi dice un critico gentile dagli occhi a palla.
“ Mancano di leggerezza, di fumo, di vanità,
sono tutte d’un pezzo come dei tubi,
non c’è garbo, scioltezza, estro;
sono prive dell’intelligenza maliziosa
dell’artificio, insomma non raggiungono
quell’aria da pomeriggio limpido dopo la pioggia.”
Forse è vero, gli dico. Ma tu non sai
cosa vuol dire essere donna. Dovresti
provare una volta per piacere anche se
è proibito dal tuo sesso di pane e ferro.
Ride, strabuzza gli occhi. “A me non importa
se sia donna o meno. Voglio vedere i risultati
poetici. C’è chi riesce a fare la ciambella
con il buco. Se è donna o uomo cosa cambia?”
Cambia, amico dagli occhi verdi, cambia;
perché una donna non può fare finta
di non essere donna. Ed essere donna
significa conoscere la propria soggezione,
significa vivere e respirare la degradazione
e il disprezzo di sé che si può superare
solo con fatiche dolorose e lagrime nere.
Ringrazio l
tremendo!
RispondiEliminami piacerebbe sapere cosa ne pensano le altre amiche donne.....
RispondiEliminaBeh, io di norma, rispetto sempre tutte le opinioni, salvo poi a non condividerle..e questa..non la condivido... ma..non tutti gli uomini sono all'altezza di capire noi donne!!
RispondiEliminaMarilicia.
Anch'io non condivido questo brano
RispondiEliminaAdriana
questo brano va capito.....del resto la Dacia M. è femminista per cui è dalla nostra parte!!! ;-)
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