martedì 4 agosto 2009

Lanfora imperfetta

Ogni giorno, un contadino portava l’acqua dalla sorgente al villaggio in due grosse anfore che legava sulla groppa dell’asino, che gli trotterellava accanto.
Una delle anfore, vecchia e piena di fessure, durante il viaggio, perdeva acqua.
L’altra, nuova e perfetta, conservava tutto il contenuto senza perderne una goccia.
L’anfora vecchia e screpolata si sentiva umiliata e inutile, tanto più che l’anfora nuova non perdeva l’occasione di far notare la sua perfezione : “Non perdo neanche una stilla d’acqua, io”.
Un mattino, la vecchia anfora si confidò con il padrone : “Lo sai, sono cosciente dei miei limiti. Sprechi tempo, fatica e soldi per colpa mia. Quando arriviamo al villaggio io sono mezza vuota. Perdona la mia debolezza e le mie ferite”.
Il giorno dopo, durante il viaggio, il padrone si rivolse all’anfora screpolata e le disse : “Guarda il bordo della strada”.
“E’ bellissimo, pieno di fiori”.
“Solo grazie a te” disse il padrone. “Sei tu che ogni giorno innaffi il bordo della strada. Io ho comperato un pacchetto di semi di fiori e li ho seminati lungo la strada, e senza saperlo e senza volerlo, tu li innaffi ogni giorno”.

Siamo tutti pieni di ferite e screpolature, ma se vogliamo, Dio sa fare meraviglie con le nostre imperfezioni.

di Bruno Ferrero

3 commenti:

  1. Grazie Drioli per farci riflettere, molto bella questa 'meditazione'!

    RispondiElimina
  2. Direi che ognuno di noi può fare meraviglie se accetta le proprie imperfezioni e le utilizza come stimolo a migliorare.


    .... sono buddista... non credo in dio...

    RispondiElimina
  3. fantastica, mi è piaciuta tantissimo questa narrazione. Molto significativa, potrei commentare altro ma dopo un'intera nottata non trovo le forze ma hai stimolato i miei pensieri sulla vita e sul fascino che provo sempre verso il mio Amato Eterno, (Chiamato Dio).

    RispondiElimina

Ogni commento ci fa felici : grazie!
un sorriso per te :-)