- Scabrosità inique -
Tra le sinuose cosce
arde l’impeto precoce,
il flabello di quiete
per l’augello aulico,
dipana il vezzo alla furtiva voglia
e non mi da tratteggio….
….emergo
da inferi sconnessi
vado a reclamare l’intrinseca essenza
la dove
solo il Dio può dare
consenso religioso,
a mettere a nudo
il verbo della pace…
…e la carne trema
nella stagione morta,
nell’età
che ci fu il primo bacio…
….età m’isterica
che solo il puro spirito fobica
l’iniziazione pudica,
annaspa la periferica condanna…
…voglie di scabrosità mistica
apre al sopravvento
una ludica mente
a chi non ha ritegno…
…ed è
il debole che paga
a non avere più forza di combattere
contro
la sua travagliata sorte;
alle scabrosità inique …
Il poeta narratore.
Anche le "scabrosità" che escono dalla tua tastiera, sono altamente poetiche.
RispondiEliminaBuona serata Gio.
un'eros poesia certamente intensa. ciao Giò!!!
RispondiEliminabuona serata Mary Fiore...
RispondiEliminaabbraccio.
bella, narratore, l'ho letta diverse volte: non è facile la poesia... ciao, irene
RispondiEliminaciao Irene...grazie...
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