Un giorno si aprì a me l’estate !
Piena ,calda ,profumava di salsedine ,
era rovente la battigia …
Corpi nudi s’immergevano nell’eden .
L'estate verrà e non si piange!
Deserto è l'ultimo miraggio.
… miraggio che di sera tanto ispira
e ne fa veglia …
L'estate è l'ombrello il cappello dell'amore,
sotto il suo mantello cuori solitari :
pallidi e freddi gli umori
una sferzata di vita li fa gioire .
… e l'estate verrà e sarà virile
se voi amate vi scalda il cuore,
il voler sentire la musica del mare ;
con voi la mia anima cammina .
E non c'è uscio per quell'onda
non c'è strada per ricominciare.
Nessuno!
Solo mani tese clemenza chiedono
un nulla o un chissà cosa ,
scrivono versi sotto l’ombrellone ,
sanguinanti d’illusione
scotta la sabbia calcando nostalgia .
… ma dove porta quella porta?…
Dove?…
E dove esce?
Nessuno sbocco e né entrata,
c'è l'estate che è arrivata:
Calda
libera
Innamorata …
Poetanarratore.
Caro poetanarratore, veramente una bella poesia, con versi che attirano l'anoma.
RispondiEliminaTomaso
Rovente e caliente la tua poesia .....come l estate !! :-)
RispondiEliminaStupenda, Giò!
RispondiEliminaUn caro saluto.
Marilicia.