Il paese delle vacanze
sulle carte non è segnato,
ma di tutti i paesi
è certo il più beato.
Ci vanno, dopo gli esami,
scolari e studenti
e ci trovano da svolgere
temi facili e divertenti:
“nuotare a rana e a farfalla”,
“fare un tuffo dal trampolino”,
“piantare la tenda
all’ombra di un pino”.
Nel paese delle vacanze,
mettendo da parte i pensieri,
ci va gente di ogni specie:
operai, ragionieri,
signori e signorine
dell’alta società,
(qualcuno, a dire il vero,
tutto l’anno ci sta…)
Però conosco molti
che non ci sono mai stati.
Eppure, vi assicuro,
non si tratta di bocciati.
Laggiù non contano i voti,
contano solo i quattrini:
costa caro il mare azzurro
e costa anche l’aria dei pini.
- Gianni Rodari -
Bellissima, Mi ha emozionato :)
RispondiEliminaBuona serata
Enza
Cara Saray, veramente una belle poesia, una buona scelta.
RispondiEliminaCiao e buona settimana cara amica.
Tomaso
bellissima e simpatica questa filastrocca di Rodari, non la conoscevo grazie per avercela proposta! evviva l'estate!!! :-)
RispondiEliminaDavvero una filastrocca molto simpatica... ma anche piena d'amara verità.
RispondiEliminaRodari alle elementari era il mio poeta preferito.
RispondiEliminaUn abbraccio e buone vacanze
Rakel
Un poeta che scrive cose vere, sincere.
RispondiEliminaBella scelta. Saray.
Ciao.