La primavera non lo sapeva
Era l’11 marzo del 2020, le strade erano vuote, i negozi chiusi, la gente non usciva più.
Ma la primavera non sapeva nulla.
Ed i fiori continuavano a sbocciare
Ed il sole a splendere
E tornavano le rondini
E il cielo si colorava di rosa e di blu
La mattina si impastava il pane e si infornavano i ciambelloni
Diventava buio sempre più tardi e la mattina le luci entravano presto dalle finestre socchiuse
Era l’11 marzo 2020
i ragazzi studiavano connessi a Gsuite
E nel pomeriggio immancabile l’appuntamento a tressette
Fu l’anno in cui si poteva uscire solo per fare la spesa
Dopo poco chiusero tutto
Anche gli uffici
L’esercito iniziava a presidiare le uscite e i confini
Perché non c’era più spazio per tutti negli ospedali
E la gente si ammalava
Ma la primavera non lo sapeva e le gemme continuavano ad uscire
Era l’11 marzo del 2020 tutti furono messi in quarantena obbligatoria
I nonni le famiglie e anche i giovani
Allora la paura diventò reale
E le giornate sembravano tutte uguali
Ma la primavera non lo sapeva e le rose tornarono a fiorire
Si riscoprì il piacere di mangiare tutti insieme
Di scrivere lasciando libera l’immaginazione
Di leggere volando con la fantasia
Ci fu chi imparò una nuova lingua
Chi si mise a studiare e chi riprese l’ultimo esame che mancava alla tesi
Chi capì di amare davvero separato dalla
vita
Chi smise di scendere a patti con l’ignoranza
Chi chiuse l’ufficio e aprì un’osteria con solo otto coperti
Chi lasciò la fidanzata per urlare al mondo l’amore per il suo migliore amico
Ci fu chi diventò dottore per aiutare chiunque un domani ne avesse avuto bisogno
Fu l’anno in cui si capì l’importanza della salute e degli affetti veri
L’anno in cui il mondo sembrò fermarsi
E l’economia andare a picco
Ma la primavera non lo sapeva e i fiori lasciarono il posto ai frutti
E poi arrivò il giorno della liberazione
Eravamo alla tv e il primo ministro disse a reti unificate che l’emergenza era finita
E che il virus aveva perso
Che gli italiani tutti insieme avevano vinto
E allora uscimmo per strada
Con le lacrime agli occhi
Senza mascherine e guanti
Abbracciando il nostro vicino
Come fosse nostro fratello
E fu allora che arrivò l’estate
Perché la primavera non lo sapeva
Ed aveva continuato ad esserci
Nonostante tutto
Nonostante il virus
Nonostante la paura
Nonostante la morte
Perché la primavera non lo sapeva
Ed insegnò a tutti
La forza della vita.
(inviatami da un'amica, scoperto autrice è Irene Vella.
Io la trovo stupenda e spero nel lieto finale! Foto e grafica mia.)
L'ho messa anch'io Fiore, e ho pianto.... molto emozionante. Belle le fotografie dei fiorellini primaverili. Un abbraccio.
RispondiEliminaCiao Ale qst poesia gira nel web. Ho conosciuto l autrice su Instagram e mi ha dato il permesso di postarla. Mi fa piacere ti piacciano le foto dei fiori. Grazie
EliminaMette nel cuore un filo di speranza...e la voglia di ricominciare
RispondiEliminaGrazie per averla condivisa è bellissima!
Un saluto
Ciao Marinetta speriamo tutti che finisca presto ....ma mi sa lunga sta brutta storia anche x colpa di chi non segue le regole!
EliminaParole che sono come la pioggia di primavera che disseta e rinfranca anche i deserti più aridi.
RispondiEliminasinforosa
Bella qst tua metafora Sinforosa! Ciao
EliminaBellissima veramente. Sarà così sicuramente. La speranza non deve mai venire meno. ^_^
RispondiEliminaLa speranza è l ultima a morire si dice, ma a che prezzo, quanti morti ci dovranno ancora essere? Ciao Saray
EliminaCome l'ho letta mi sono emozionata ed ho deciso di inviarla alle persone a me care. Complimenti all'autrice. Ha colto nel segno. Spero anche nel finale. Ros
RispondiEliminaGrazie Ros x avermela inviata . Ora è diventata virale e mondiale. Sono contenta x l autrice . È davvero un testo emozionante
EliminaBella l'avevo già letta su fb. Grazie un abbraccio.
RispondiEliminaOramai è diventata famosa !! Ciao Edvige!
EliminaBellissima!
RispondiEliminaSì molto bella...ciao Naki
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