giovedì 24 settembre 2009

La mia tamaya fiorita

tamaya

Momento Magico

DIA_2
immagine tratta dal web

Cielo azzurro
rintocchi di campane,
da lontano arriva
lo sferragliar del treno,
dal balcone intravvedo
un volo di gabbiani
che leggeri,
si posano sullonda.
Canta il mio cuore
da tanta serenità rapito,
vorrebbe fermare questo istante,
bello sarebbe
saper fare di poesia,
per rendere sublime
il bel momento.
Un raggio di sole
chiede attenzione,
insinua il suo bagliore
fra le tende,
sento il suo caldo bacio
sulla pelle,
sorrido, e a quel bacio
mabbandono.

Scritto da Marilicia il 24/08/2009
 

mercoledì 23 settembre 2009

Ho dipinto la notte...

Sulla battigia
riflessi argentei
e
insinuanti carezze...
Intorno è musica:
lo sciabordar delle onde....
I marosi invitano,
linviolata quiete,
a rimirar le tenebre...
Fruga, inerte, la luna
nellanimo sfibrato
e tutto intorno
tace...
Lontano una nenia
sembra il pianto duna stella...
Bisbigliano le diafane creature
un dolore
in quella coltre intinto...


Autunno...

Arriva adagio,
accomodante abito accorto,
avvertendo allegramente
aromi acri,
additando affascinanti albe,
animando ammassi alpestri,  
agitando agresti altari:
anemici amori autunnali.
Anima anguste apoteosi, 
apparentemente aride,
augurando
aurore avvincenti…

sabato 19 settembre 2009

- Scabrosità inique -

- Scabrosità inique -

 

Tra le sinuose cosce

arde l’impeto precoce,

il flabello di quiete

per l’augello aulico,

dipana il vezzo alla furtiva voglia

e non mi da tratteggio….

 

….emergo

da inferi sconnessi

vado a reclamare l’intrinseca essenza

la dove

solo il Dio può dare

consenso religioso,

a mettere a nudo

il verbo della pace…

 

…e la carne trema

nella stagione morta,

nell’età

che ci fu il primo bacio…

 

….età m’isterica

che solo il puro spirito fobica

l’iniziazione pudica,

annaspa la periferica condanna…

 

…voglie di scabrosità mistica

apre al sopravvento

una ludica mente

a chi non ha ritegno…

 

…ed è

il debole che paga

a non avere più forza di combattere

contro

la sua travagliata sorte;

alle scabrosità inique …

 

Il poeta narratore.

giovedì 17 settembre 2009

Trasformista


donna_mare giallo Foto dal Web


E unora che sto quì a rimirarti
senza mai staccare gli occhi da te
ed in questora
cento vesti hai indossato
in una passerella
che mi piace pensare
sia per me.
Mai uguale tu sei:
una vela che passa allorizzonte,
un alito di vento che increspa la superficie,
un raggio di luce che muta il tuo colore,
il volo di un gabbiano a pelo dacqua,
la scia di una barca che fende londa.
Trasformista tu sei,
ma ogni mutazione è unemozione.
Più ti guardo e più  minnamoro,
potessi
 ti porterei via con me.

Scritto da Marilicia il  22/08/2009