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venerdì 13 novembre 2015

Poltrìsce l'animo...


Culla i suoi pensieri
l'autunno che già indòra
le siepi,
allestendo tappeti d'aurea orgànza...

Poltrìsce l'animo
in quel maculato angolo
di coàtti silenzi,
lasciando intatti i fugaci attimi...


© Rosemary3



giovedì 22 ottobre 2015


Quanti treni persi, occasioni mancate,
 amori perduti, abbracci non dati, 
ti voglio bene non detti. 
Siamo cosi bravi ad ascoltare
 la ragione ed ignorare il cuore,
 ma non siamo altrettanto bravi 
da smettere di rimpiangere 
ogni giorno di non averlo fatto.

- Monica Cannatella -



Le foglie morte



...Le foglie morte cadono a mucchi
come i ricordi,e i rimpianti
e il vento del nord porta via tutto
nella più fredda notte che dimentica ...

da Jacques Prèvert

martedì 6 ottobre 2015

Canzone d'Autunno


I lunghi singulti
dei violini
d'autunno
mi lacerano il cuore
d'un languore
monotono.

Pieno d'affanno 
e stanco,quando
l'ora batte
io mi rammento
remoti giorni
e piango.

E mi abbandono
al triste vento
che mi trasporta
di qua e di là
simile ad una
foglia morta.

Paul Verlaine




lunedì 28 settembre 2015



CALA  IL  SIPARIO 

Nell’ora del tramonto
guardo  l ’astro  dorato
sfumare
nell ’ azzurre  acque .

Silenziose
lacrime  d ’incrostato sale
sgorgano
 come  acqua  di  sorgente
vogliono  soffocare  il  dolore  di  ieri .

Ricordi  si  spaccano
come  pietre  nelle  pozzanghere
ed  ora  stanca  dell ’ ieri
davanti  ai  miei  occhi
cala  il  silenzio…
” come  tenda  d ’ un sipario”

  ♥ ♥

22  Agosto  2008   

 © Rachele L .

domenica 27 settembre 2015

The moments...


Dalla finestra
il sole
filtra e
un nuovo giorno
annuncia...

Fermato
si è il tempo che
inquieti momenti
scandisce...

... ma già alto è
il sole che
scompare nel tèmpo...

 © Rosemary3

@tutti i diritti sono riservati

lunedì 7 settembre 2015

Pianto...



Il rumore dei tuoi passi
lontano echeggia
e,
come sommesso pianto,
tra sciami di ricordi
fruga.

La tua immagine,
amore senza tèmpo,
ostento,
dalla mente mia
sgombrando,
l'insidioso oblìo...

© Rosemary3

domenica 12 luglio 2015

Estiva

 
foto di olgica
 Distesa estate,
stagione dei densi climi
dei grandi mattini
dell'albe senza rumore.
 - ci si risveglia come in un acquario -
dei giorni identici,astrali,
stagione la meno dolente
d'oscuramenti e di crisi,
felicità degli spazi,
nessuna promessa terrena
può dare pace al mio cuore
quanto la certezza di sole
che dal tuo cielo trabocca,
stagione estrema,che cadi
prostrata in riposi enormi,
dài oro ai più vasti sogni,
stagione che porti la luce
a distendere il tempo
di là dai confini del giorno,
e sembri mettere a volte
nell'ordine che procede
qualche cadenza dell'indugio eterno.

Vincenzo Cardarelli (da Poesie,Mondadori,Milano)

mercoledì 1 luglio 2015

Estiva

Bibione 
Distesa estate,
stagione dei densi climi
dai grandi mattini
dall'albe senza rumore
- ci si risveglia come in un acquario -
dei giorni identici,astrali,
stagione la meno dolente
d'oscuramenti e di crisi,
felicità degli spazi,
nessuna promessa terrena
può dare pace al mio cuore
quanto la certezza di sole
che dal tuo cielo trabocca,
stagione estrema,che cadì
prostrata in riposi enormi,
dài oro ai più vasti sogni,
stagione che porti la luce
a distendere il tempo
di là dai confini del giorno,
e sembri mettere a volte
nell'ordine che procede
qualche cadenza dell'indugio eterno.

Vincenzo Cardarelli (da Poesie)

domenica 28 giugno 2015

Prima dell'arcobaleno

ieri dalla mia terrazza
Il brontolio si cangia in violento
sibilo e batte alle serrate porte;
voce di rabbia,sibilo di morte:
il vento,il vento.il vento.
Una luce sinistra,un guizzo,un vampo
ecco passa nel cielo rapidamente
aereo guizzo come di serpente:
il lampo,il lampo,il lampo.
Un tumulo,un fragore,un urlo,un suono
rauco,sfuggente,rotolante,cupo
voce d'antro di selva,di dirupo:
il tuono,il tuono,il tuono.
Il tuono,il lampo,il vento
e un'idea di sereno
tanto cruccio e sgomento
fino all'arcobaleno.
                                       (Marino Moretti)

sabato 27 giugno 2015

Kasida di Khalèd Najar

(immagine dal web)


Dentro la città, ne sono certo, c’è
una via deserta
e tu seduta alla finestra
dove ricami i tessuti della tristezza e della morte
dove ogni sera attendi
 una lettera che non arriva
e tu piangi
dentro la città, ne sono certo.


Quello che odo la notte è il mare
sono le farfalle contro le finestre
le piogge autunnali
sopra il tetto
e anche quel mare che un tempo saliva a colmare gli specchi
e dilagava
oltre gli argini
oltre i grandi portali
questa eterna tristezza.


Khalèd Najar, nato nel 1949 a Tunisi, è considerato oggi uno dei maggiori poeti in lingua araba della Tunisia (esiste anche una poesia tunisina in lingua francese).
Queste sono solo due delle sue "Kasida" (poesia): altre e info su di lui le potete trovare qui. Ho volutamente scelto un poeta tunisino per solidarietà al popolo tunisino e pensiero alle innocenti vittime della follia....

venerdì 12 giugno 2015

Solitudine...


Da un incipit tratto da "Ed è subito sera"di Salvatore 
Quasimodo:

"Ognuno sta solo sul cuor della terra"
  Insolente avanzi,
amica dei miei dì,
sipario aperto
delle mie inquietudini…

Tra le tue braccia
fantasmi del passàto
forgi
e folgorante
mostri affanni ed angosce…

Chissà,
forse ognuno sta solo sul cuor della terra!

© Rosemary3


Immagine reperita in rete da me rielaborata

sabato 23 maggio 2015

Per Giovanni Falcone di Alda Merini

Io non dimentico: 23 anni fa la mafia uccideva Falcone nella strage di Capaci...Alda Merini gli dedicò questa bellissima poesia...

La mafia sbanda,
la mafia scolora
la mafia scommette,
la mafia giura
che l'esistenza non esiste,
che la cultura non c'è,
che l'uomo non è amico dell'uomo.
La mafia è il cavallo nero dell'apocalisse
che porta in sella
un relitto mortale,
la mafia accusa i suoi morti.
La mafia li commemora
con ciclopici funerali:
così è stato per te, Giovanni,
trasportato a braccia
da quelli che ti avevano ucciso.

(Alda Merini per Giovanni Falcone)

lunedì 4 maggio 2015

Coltivo una rosa bianca


JOSE' MARTI'
 Poeta rivoluzionario ispanoamericano 
1853 - 1895 

Coltivo una rosa bianca 
a luglio come a gennaio 
per ogni 
amico sincero 
che mi porge la sua mano
e per colui che mi strappa
 il cuore col quale vivo
 né cardi né ortiche coltivo 
coltivo la rosa bianca 

 Traduzione

 CULTIVO UNA ROSA BLANCA
 EN JULIO COMO EN ENERO, 
PARA EL AMIGO SINCERO 
QUE ME DA SU MANO FRANCA. 
Y PARA EL CRUEL QUE ME ARRANCA 
EL CORAZON CON QUE VIVO
 CARDO NI ORUGA CULTIVO 
CULTIVO LA ROSA BIANCA 

(foto Fioredicollina)

lunedì 19 gennaio 2015

Tramonto invernale...


 Il cielo bigio
col mare i suoi toni
confonde...
I vellutati riverberi
giocano con i cinerei bagliori,
danzando sulle note d'un lento valzer
e, disegnando
le ombre del crepùscolo,
barattano l'incarnato invernale
con un mellifluo risveglio,
additandone l'ineluttabile scenario
e vergando con decisi tratti
gli inconsueti intarsi...

 © Rosemary3

@tutti i diritti sono riservati

sabato 17 gennaio 2015

Fuochi di S. Antonio

Antonia Pozzi (Milano, 13 febbraio 1912 – Milano, 3 dicembre 1938) è stata una poetessa italiana.


Fuochi di S. Antonio
Fiamme nella sera del mio nome
sento ardere in riva
a un mare oscuro –
e lungo i porti divampare roghi
di vecchie cose,
d'alghe
e di barche
naufragate.
E in me nulla che possa
esser arso,
ma ogni ora di mia vita
ancora – con il suo peso indistruttibile
presente –
nel cuore spento della notte
mi segue.

Da Parole di Antonia Pozzi
 17 gennaio 1935 

Grazie Olga per avermi fatto scoprire questa poetessa in questa giornata dedicata a S. Antonio Abate 

domenica 11 gennaio 2015



  VENTO    


Affido  al  vento  segreti
sogni  ed   emozioni .
Leggeri
come  ali  di  farfalle
si  librano  nel  terso cielo ,
Vento …
fa  che  sopravvivano
alla  vita .

© Rachele  L .

venerdì 9 gennaio 2015

Domande

É li,
e aspetti impaziente, il momento che fugge
ancora prima di arrivare é già lontano,
senza poterlo gustare con la giusta calma
fragranza, dell'istantaneo attimo che é già ieri e
incredulo, ma come nulla fosse successo, guardi già al domani
senza fermati sulla soglia dell'oggi,
oggi, frutto di combinazioni e di ieri
troppo indaffarato per apprezzare quel poco di buono
forse di quel nuovo detto da tempo,
amore che non sai e non vuoi dare, e poi
indifferente passi oltre
come se ieri e oggi non ci fossero stati
senza guardare la luce dell'alba del nuovo giorno... e
per te, tutto così automatico
forse, non c'é e non chiedi perché ...

                                                           F. Millul  (30.12.14)

Questa poesia mi è stata inviata da un amico e la ospito volentieri in questo blog.
Spero piaccia anche a voi così come è piaciuta a me.

martedì 23 dicembre 2014

♥ Poesia di Giovanni Paolo II ♥



Bambino Gesù, asciuga ogni lacrima 
- Giovanni Paolo II -

Asciuga, Bambino Gesù, le lacrime dei fanciulli!
Accarezza il malato e l’anziano!
Spingi gli uomini
a deporre le armi
e a stringersi in un universale abbraccio di pace!
Invita i popoli,
misericordioso Gesù,
ad abbattere i muri
creati dalla miseria
e dalla disoccupazione,
dall’ignoranza
e dall’indifferenza,
dalla discriminazione e dall’intolleranza.
Sei tu,
Divino Bambino di Betlemme,
che ci salvi,
liberandoci dal peccato.
Sei tu il vero e unico Salvatore,
che l’umanità spesso cerca a tentoni.
Dio della pace,
dono di pace
per l’intera umanità, vieni a vivere
nel cuore di ogni uomo e di ogni famiglia.
Sii tu la nostra pace
e la nostra gioia!