sabato 17 ottobre 2009

Foglie accartocciate...

Con volto bagnato dalla pioggia,
corro incontro al vento,
laddove tutto è velato.

Emozioni di minuscole gocce
scivolano lentamente
su un’anima rorida di affanni …

Pioggia che batte…
Il suo tintinnio monotono,
sull’asfalto scivoloso,
canta una nenia…

Anima graffiata
da un barlume di tetri fantasmi…

Nello scrigno…
foglie accartocciate…

giovedì 15 ottobre 2009

La poesia di R. Tagore



Sia la mia canzone
dellazzurro splendente di sole,
dellaria bagnata di brina,
dei campi ricchi di raccolti doro,
del sorriso di festose acque!
Sia semplice il mio canto
come il risveglio del mattino,
come il gocciolare della rugiada
dalle foglie.
Da Kheya
Tea_treeQuando luce ed ombra
tessevano trame nella radura del bosco,
in un pomeriggio dautunno,
sulla verde acqua che tremava
il monologo del vento
suonava nel mio flauto.
Ogni pena, ogni preoccupazione
furono spazzate via...
Oggi io sento
il fremito del velo colorato,
il sospirare della brezza,
lo sguardo che invita,
larmonia che nellamore fiorisce.
Da Vicitrita.

Rabindranath Tagore.

domenica 11 ottobre 2009

Uno scritto per meditare

Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni.

Però ciò che é importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito e la colla di qualsiasi tela di ragno.

Dietro ogni linea di arrivo ce una linea di partenza.
Dietro ogni successo ce unaltra delusione.

Fino a quando sei viva, sentiti viva.
Se ti manca cio che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite…
insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.

Non lasciare che si arruginisca il ferro che ce in te.
Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.

Quando a causa degli anni
non potrai correre, cammina veloce.

Quando non potrai camminare veloce, cammina.

Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Pero non trattenerti mai!


Madre Teresa di Calcutta

mercoledì 7 ottobre 2009

Un Gesto


mani1Foto tratta dal Web.


Dice più di tante parole,
dona più emozioni di cento abbracci
una mano che, allimprovviso,
cerca la tua ed accarezza le dita.
Timidamente,
quasi furtivamente,
per comunicarti senza parole,
che è partito dal suo cuore
un impulso daffetto.
Un gesto speciale che rende felici,
specie perchè inatteso.
Un gesto prezioso che dona benessere,
perchè sincero.
Un gesto delicato che suscita tenerezza,
perchè parla di sensibilità.
Un gesto che vale tante cose.
Tante...così!

Scritto da Marilicia - senza data.

martedì 6 ottobre 2009

domenica 4 ottobre 2009

...il signore delle tempeste.

 
…c’era freddo fuori ed era di inverno
la neve cadeva e l’ultima farfalla se ne andava,
anche il passero fuggiva
e in un covone di paglia si annidava
 ombre sui muri animavano alberi spogliati
e dalle appassite foglie brillavano colori ,
mentre lupi gitani cantavano la loro malinconia
una melodia che chiedeva amore…
 
…e seguivo il lamento ,il loro canto !
un messaggio di tristezza che  la tempesta avvertiva:
e vi fu furia nel creato ,nel olimpo!
 culla della mia poesia,
il signore delle tempeste distruggeva ogni cosa 
insinuava tra le genti il funebre lamento
e  le dolci creature  non respiravano più  aria pura…
 
…e fu squarciato il cielo e le saette aprirono le acque
e tutto intorno il mare fu tempesta ,
le scannate pecorelle fuggirono dai germogli
e la rugiada si nascose tra i cespugli ,
tutto intorno scorreva sangue
e di morti abbandonati  in larghi rivi,
cani che banchettavano gli avanzi dei signori
e nel giorno ,il buio appariva…
 
…e di amore nacque dalla mente spoglia
 e gli ignobili gli fecero ferocia,
la croce di Gerusalemme il dio prega
 e la candida fanciulla a lui ci crede,
e dai tenebrosi rovi volarono aquile reali
volteggiavano e salivano dove non c’è più nessuno
dove la mia sete ora  si fa di sale e   non si placa
l’amore mio lo colgo nella dolce musa…
 
…e tu, tu dio dell’immenso ,
il figlio tuo lo accogli nel patrio tetto lo consacri,
tu che al suo lato siedi accanto per te egli prega
e di giubilo la novena:
oh figlio! figlio mio diletto
sia così il reo destino ,il benedetto!
a perdonare ogni volontà il cuore crede….
 
il poetanarratore.

Attimi...

Si dilegua lattesa
tra crepuscoli di emozioni,
mentre si consuma,
nellabituale incontro,
leterno dialogo
di inermi corpi
che,
spalmano di opulenti spasmi,
linarrestabile fluire...

Preghiera a San Francesco

Nella giornata a Te dedicata
io ti prego:
sai quanto io Ti sia devota,
perchè tu amavi tutte le creature,
specialmente gli animali.
Oggi, nella Tua ricorrenza,
hanno dedicato loro una giornata...
ma io vorrei che gli animali venissero
amati e rispettati tutti i giorni dellanno.
Io prego affinchè tutti gli esseri umani e non
vengano rispettati sempre...
ma così non è...
perciò ti prego
e confido in Te
affinchè lUomo capisca
che solo con lAmore come Tu predicavi
si può vivere in Pace ed in Armonia
con sè stessi e con il mondo...
San Francesco aiutami,
perchè la mia Fede vacilla
e questo mondo così comè non mi piace...

sabato 3 ottobre 2009

Vivi


Anthony-Loy-Primo-mattino-31820                                                                     Immagine tratta dal Web - Anthony Loy -Primo mattino


Vivi.
Vivi fino in fondo
il giorno donato,
aspira laria
fresca e profumata,
ascolta il richiamo
di un sorriso di bimbo,
accarezza con la pelle
un raggio di sole.
Tutto risplende
sotto la pioggia,
al bagliore dei lampi
al brontolar dei tuoni.
Foglie lucide,
rami protesi,
la natura che si sveglia
che va a cercar ristoro.
Vivi.
Vivi fino in fondo
il giorno donato,
senza pensare a nulla:
nè al futuro
nè al passato.

Scritto da Marilicia - senza data.